Reggina, la media del girone di ritorno è spaventosa
22.04.2023 | 14:00
Onestà innanzitutto. Il Brescia ha meritato la vittoria a Reggio Calabria, non si imponeva in trasferta da sette mesi e ha conquistato tre punti pesanti. Vittoria meritata perché avrebbe potuto chiudere il primo tempo con due, se non tre, gol di vantaggio. Ha rischiato di incassare il pareggio in extremis, ma il calcolo va fatto con onestà sull’intera partita. La Reggina non è scesa in campo per l’intero primo tempo, una situazione quasi surreale. Non è vero che sia stato sbagliato l’approccio, sono stati regalati 45 minuti più 4 di recupero. Tiri in porta in quella fase? Nessuno. Poi la Reggina ha reagito di pancia, ha cambiato modulo, normale che dovesse migliorare appena un po’ il rendimento. Ma ci sono numeri inquietanti: la Reggina ha conquistato (sul campo) appena 13 punti nelle 15 gare del girone di ritorno, una media spaventosa, da brividi al contrario, addirittura sotto il punto a partita. Certo, ha 49 punti per gran parte (36) conquistati nel girone di andata, quando ha chiuso al secondo posto e a tre punti dalla capolista Frosinone. Poi un crollo terribile, tremendo, il “Granillo” terra di conquista per chiunque. Ora, anche qui ci vuole onestà, stiamo parlando di un organico importante che non può essere diventato scadente nel corso di ben 15 gare. Ripetiamo: 15 e non 5. E non esistono discorsi extracampo che possano suonare come alibi, perché ci sono squadre che nelle difficoltà si compattano e vincono i campionati. Stiamo parlando di grandi professionisti, quindi significa che qualcosa nella “chimica” non ha funzionato. Perdere 15 partite in un campionato è qualcosa di sconvolgente, per una squadra che non ha via di mezzo, che ha pareggiato solo 4 volte, che vince (15 volte) o perde (15) come se fosse sulle montagne russe. Bisogna avere l’onestà di ammetterlo, dinanzi all’evidenza.
Foto: Instagram Reggina