REGINI SEMPRE PIU’ IN ALTO
21.03.2013 | 09:07
Lanciato da Castori, maturato con Zeman e sbocciato con Sarri: la storia in tre passaggi di Vasco Regini è questa. Dopo la classica gavetta nelle giovanili del Cesena, è nella stagione 2007/08 che Fabrizio Castori lo fa esordire nel campionato di Serie B, nella gara tra Bologna e Cesena: gioca 90 minuti per intero e nella sua prima stagione, dopo quel debutto del primo marzo 2008, gioca sette partite da titolare nella difesa romagnola.
Nasce come terzino sinistro, ruolo nel quale si disimpegna anche la stagione successiva, nella quale però colleziona soltanto 3 presenze in Lega Pro Prima Divisione: a gennaio, infatti, viene ceduto alla Sampdoria. Una cessione temporanea del cartellino, quindi in prestito, con diritto di riscatto della comproprietà da parte del club blucerchiato: Fabio Paratici e Beppe Marotta, all’epoca rispettivamente direttore sportivo e direttore generale del Doria, vedono lungo e notano le qualità del giocatore nato a Cesena nel settembre del 1990. Al Luigi Ferraris Regini debutta anche in Serie A: è il 9 maggio del 2009, la Sampdoria è in vantaggio per 5 a 0 sulla Reggina e al 71′ entra al posto di Andrea Raggi nel ruolo di esterno di difesa agli ordini di Walter Mazzarri, alla sua ultima stagione a Genova.
Serve solo quella gara per soddisfare la dirigenza blucerchiata, che nell’estate nel 2009, mentre Gigi Delneri si sedeva in panchina, riscatta l’altra metà del cartellino di Regini dal Cesena. Viene, però, aggregato alla Primavera, anche per la giovane età, 19 anni, e non vede più i campi della Serie A anche a causa dell’esplosione di Reto Ziegler, che dal quel ruolo non si smuoverà per l’intera stagione.
Dopo una stagione nella Primavera viene, il 23 luglio del 2010, ceduto in prestito al Foggia, dove l’allenatore è Zdenek Zeman, tornato a vivere una seconda primavera grazie al suo ritorno in Puglia. Con il boemo trova finalmente la palestra giusta per crescere e migliorarsi e sicuramente non è un caso se la dirigenza blucerchiata, nel frattempo rimasta orfana di Marotta e Paratici, decide di farlo istruire al meglio da Zeman. Gioca da terzino sinistro quasi tutta la stagione da titolare, trovando anche il suo primo gol in carriera al Gela il 10 ottobre del 2010. Spinge, cresce, difende, e deve farlo bene visto il gioco sbilanciato delle squadre di Zeman, e diventa un giocatore di ancora più grande prospettiva del passato.
Torna a Genova, dove viene aggregato al ritiro di Gianluca Atzori: la Serie B potrebbe essere il suo trampolino di lancio e potrebbe sfruttare la retrocessione della Sampdoria nel campionato cadetto, ma Atzori, quando gioca con la difesa a tre, preferisce Andrea Costa, e con la difesa a quattro gioca con Pietro Accardi. Lo spazio non c’è per Regini, che quindi dapprima viene inserito nell’affare Eder, riscattato dal Cesena e inserito come contropartita tecnica per l’Empoli, poi, un mese dopo, viene definitivamente girato alla società toscana per farlo giocare proprio in Serie B, da avversario. All’Empoli disputa una stagione da titolare e l’anno successivo la comproprietà viene rinnovata per permettere a Regini di trovare continuità ancora una volta. La continuità viene premiata anche da Devis Mangia che lo convoca in Nazionale, nell’Under 21, nel gennaio del 2013, per poi dargli fiducia in tutte le successive convocazioni.
Ora il difensore di Cesena, all’età di 22 anni, è maturato e migliorato: in Serie B è ritenuto uno dei migliori difensori e il suo esser diventato centrale oltre che esterno di sinistra lo rende, come qualcuno ha ipotizzato, il Chiellini della Serie B. Domani la dirigenza doriana incontrerà i rappresentanti del giocatore per riportare quanto prima Regini alla base, così da rinnovare al più presto anche il suo contratto. Non dovrà accadere come con Zaza né come con Poli. Intanto la Juventus, e anche il Milan, restano a guardare.