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RETEGUI, “EL ANDROIDE” CHE HA STREGATO L’EUROPA

27.02.2023 | 16:30

Un nuovo bomber è pronto a calcare i grandi palcoscenici europei e date le sue qualità realizzative, ben presto lo vedremo nei massimi campionati del Vecchio Continente. Parliamo di Mateo Retegui, attaccante argentino, classe 1999, che a suon di gol sta attirando tutte le grandi squadre europee, che vorrebbero provare a prenderlo. E’ di proprietà del Boca Juniors, ma in prestito al Tigre.
Nel 2022 ha realizzato ben 19 gol nel campionato argentino, uno score portato avanti anche all’inizio del 2023 dove, se vogliamo, ha migliorato ancora di più la media gol, che lo vede con 6 gol in 5 partite, uno score pazzesco per l’asso argentino.
A metà febbraio si era parlato di un interesse dell’Udinese per il giocatore, ma ora in Italia c’è anche il Milan interessato, ma la concorrenza delle big europee, come detto, è altissima.
Retegui nasce a San Fernando il 29 aprile del 1999. Da giovanissimo ha iniziato per pochissimi anni al River Plate, prima che il Boca lo strappasse agli storici rivali, nel 2018 e lo inserisse nella propria cantera.
Il 2018 è anche l’anno con cui ha esordito in prima squadra, il 17 novembre, disputando l’incontro di Primera División vinto 1-0 contro il Patronato, a soli 17 anni. Il 30 gennaio 2019 è stato ceduto in prestito all‘Estudiantes del presidente Veron, per garantirgli maggiore minutaggio e farlo crescere.

E in effetti Retegui trova spazio, giocando 21 partite e trovando i primi gol da professionista, saranno 4 in totale a fine stagione per il giocatore. Ma il Boca ancora non crede nelle sue potenzialità e lo rimanda in prestito, nel 2020-21, al Talleres, dove gioca tantissimo, ben 44 partite nella stagione indicata e segna 6 gol. Il ragazzo cresce in maniera esponenziale, in fisico, carattere e determinazione, trovando sempre più fiducia.

Nel 2022 viene quindi girato in prestito, come detto, al Tigres, e qui svolta la carriera del giovane Rategui. 19 gol in 33 presenze lo scorso anno, più le 6 in 5 in questi primi mesi di 2023 con Diego Martinez. Numeri e prestazioni che hanno permesso al Tigre di qualificarsi alla Copa Sudamericana 2023. In possesso del passaporto italiano, il Boca ha accettato di prolungare il prestito anche per questa stagione. Dal 2020 a oggi, nessuno ha segnato di più alle 5 grandi d’Argentina: ben 10 reti spartite tra Boca, River, Racing, Independiente e San Lorenzo. E se continuerà così è difficile pensare che il suo futuro sarà ancora in patria, con le porte dell’Europa che bussano con insistenza.

Ma prima di entrare nel mondo del calcio, a 9 anni, Mateo era passato al River Plate, dove però non riusciva ad esprimersi, tanto che il padre lo aveva fatto entrare in una squadra di Hockey su prato, disciplina da lui praticata. Ma in occasione di una partitella tra amici, fu notato da osservatori del Boca che capirono che quel ragazzo avrebbe dovuto giocare a calcio, altro che hockey. Ed eccoci a parlare del bomber più prolifico in Argentina dell’ultimo anno.

A dargli una grossa mano ad inserirsi nel calcio dei grandi fu anche Francesco Totti, che per un breve periodo di tempo, gli fece da manager tramite la sua agenzia. Il giocatore ha così raccontato in una intervista “Ero a casa e mi hanno chiamato dall’agenzia per dirmi che Francesco voleva parlarmi e incontrarmi, il giorno dopo abbiamo fatto una videochiamata con lui. È un orgoglio e un’enorme gioia che una persona importante come lui si accorga di me, ed è stato qualcosa di molto bello. Sono felice che sia il mio procuratore. Sapeva tutto della mia famiglia, anche che mia sorella giocava a hockey. Sapeva persino come giocava. Mi seguiva da un po’, un paio di mesi fa ho attirato la sua attenzione”. 

Forza fisica, buona velocità, istinto del gol, la garra sudamericana, insomma, Retegui ha tutto quel che serve nel repertorio di un attaccante moderno. I suoi numeri sono da capogiro e le ambizioni anche, con le pretendenti che non mancano. Siamo certi che il giocatore la prossima stagione, sarà uno dei nuovi innesti di un top club europeo.

Soprannominato “El Androide”, che fa un pò da paragone al nomignolo “cyborg” dato ad Haaland, ma il paragone ci può stare. I numeri sono impressionanti, non resta che confermarli presto anche in Europa.

Foto: twitter Tigre