Il retroscena: Caldara, gli hanno fatto fare il giro d’Italia. Ma la sua scelta…
14.12.2016 | 23:59
Mattia Caldara ha scelto la Juve. Chi, chiedendo scusa per il ritardo e magari attribuendosi – come per magia – paternità mai avute, cerca di scatenare aste facendo nomi di altri club è fuori strada. Su Caldara abbiamo detto Juve e confermiamo: altre fonti lo avevano indirizzato verso Roma, Milan, Napoli (quanti nomi? Diciamo tutta la serie A? Insomma, in giro d’Italia), ma il vantaggio bianconero è apparso subito incolmabile. Ora cosa dovrebbe accadere per mettere a rischio l’operazione? Un cambiamento di rotta da parte del difensore o del club bianconero, situazioni oggi impensabili. La Juve è disposta a valutare Caldara anche qualcosa in più di 15 milioni con i bonus e l’aggiunta di una contropartita tecnica. Chi scrive “come anticipato” è lo stesso che lo aveva mandato alla Roma, al Napoli, al Milan, ovunque. Amen. E lo ribadiamo solo per una questione di correttezza (che non c’è). Più o meno lo stesso discorso fatto per Pavoletti o per N’Zonzi. La scelta di Caldara (la Juve, appunto) ha almeno due motivi: l’importanza del progetto bianconero è la possibilità di misurarsi presto con campioni italiani nel reparto difensivo e con un giovane rampante come Rugani. Quanto a Kessie anche in questo caso la situazione è chiara: la Juve spera che non si scateni un’asta per chiudere, avendo mosso da tempo passi fondamentali con l’entourage del centrocampista. Alla Juve le aste non piacciono…
Foto: Sito Ufficiale Atalanta