Il retroscena: De Zerbi, il Palermo e quella telefonata del 16 agosto
03.09.2016 | 18:57
Conosco Roberto De Zerbi da quasi 15 anni. Da una vita, quindi. Da quando giocava e il suo talento spesso faceva a cazzotti con i mille contrattempi fisici che lo hanno condizionato. Premessa: mai mi hai dato una notizia. E lui lo sa. Quando giocava e ora che allena. Meglio: ho preferito che fossero altri a coltivare il rapporti di interesse giornalistico, funziona sempre così. Per una notizia c’è chi fa magie che spesso non riescono, rovina rapporti, metterebbe sotto il tram chiunque. Molto spesso ci vedevamo a Brescia, la sua città, il lunedì sera dove ero ospite di una trasmissione con Spillo Altobelli. Una notte mi presentò il suo 4-3-3 e disse: “Se un giorno allenassi, mi piacerebbe così”. Sembrava un matto, era semplicemente predestinato. Perché chi lo ha visto lavorare è arrivato alla seguente conclusione: canta fuori dal coro.
Ma torniamo alle ultime vicende, storia di circa 15 giorni fa. Esattamente il 16 agosto: io sono In Puglia e sto risalendo verso Roma, lui era stato esonerato due giorni prima dal Foggia. Ci sentiamo al telefono dopo mesi, parliamo di tutto e a un certo punto gli dico: “Ti do la mia previsione. Siccome da qualche settimana sto scrivendo che Ballardini viaggia tra dimissioni che non vorrebbe dare e la voglia di essere esonerato per non perdere i soldi, vedrai che funzionerà così. Entro qualche settimana, al primo equivoco lui salta e ci vai tu”. Silenzio dall’altra parte del filo. Gelo. E dopo pochi secondi, De Zerbi: “Certo, se prendi questa…”. Può darsi che già sapesse, ma di questo non sono sicuro. Non si tratta di prendere o di non prendere, ma di conoscere le dinamiche. Decisi di non dare la notizia in tv e di non scriverla per un motivo molto semplice: avevo già parlato di Ballardini in bilico, bastava e avanzava quella indiscrezione. E poi nel caso specifico la fonte ero stato io con me stesso, un’intuizione come ogni tanto capita, non sarebbe stato giusto renderla pubblica. Io la pensavo così.
Ieri ci siamo fatto due risate. De Zerbi non mi darà mai una notizia, meglio così. Ma lui sa che lo giudicherò senza filtri o condizionamenti. Gli auguro almeno due anni a Palermo, quelli del contratto. Gli auguro soprattutto che chi lo ha invocato e consigliato a Zamparini lo scorti fino in fondo e non lo scarichi alla prima curva fatta male. Come il direttore Faggiano (quello che avvia cento trattative e non ne chiude una) e il consulente hanno fatto con Ballardini. Si prepari alle prime esternazioni del pres senza limiti, arriveranno presto: stai tranquillo mister, nessuno ti darà una mano. Anche chi oggi ti coccola e ti riverisce. Tengono tutti famiglia.