I retroscena dell’ultimo giorno Milan: da Jankto a Pellegri passando per Canalicchio 

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Doveva essere un'occasione, quella per il dodicesimo colpo Milan. Ma non c'è stata, meglio: il Milan ha ritenuto opportuno non fare tanto per fare, ha rinviato a gennaio. L'ultimo giorno è stato comunque carico di retroscena: Niang era un passaggio obbligato per il Toro, troppi i nomi accostati ai granata con poco fondamento. M'Baye era il primissimo della lista, M'Baye è arrivato. Dalla tarda mattinata il Milan si è posto un quesito: interveniamo ancora, oppure no? La decisione dopo pranzo è stata quella di soprassedere, tuttavia la semina c'è stata. Jankto era un nome in bella evidenza già da qualche giorno, come raccontato: piace perché è mancino, ha grande talento e personalità, già calato nel presente ma con un futuro bellissimo. Il mancino che manca, il mancino da prendere: infatti, dopo quanto vi avevamo segnalato il giorno precedente è stato convocato in sede l'agente Riso. E Riso, uscendo, ha parlato di un investimento per il futuro che i rossoneri stanno meditando: più Pellegri che Salcedo, certo, ma i discorsi su Jankto sono stati affrontati. Eccome. E se a gennaio l'Udinese avesse una classifica tranquilla, si potrebbe affondare. Jankto piaceva, piace, a Inter e Juve, ma oggi al Milan di più: lui sogna la Premier, ma come non gradire l'irruzione rossonera? Ne riparleremo, intanto occhio: se nelle prossime settimane vedrete qualche osservatore del Milan quando gioca l'Udinese, il motivo lo conoscete già. E Canalicchio? Operazione impostata per il giovanissimo difensore 2001 della Ternana, anzi più che impostata. Con il gradimento reciproco, ovviamente. Un po' di pazienza...