Il retroscena: Keita, ora Lotito ha fretta e l’Inter più cassa. La Juve tra bluff e verità

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Quattro giorni scarsi alla fine del mercato, vicenda Keita Balde che scotta, la palla a Lotito. Il presidente ha fretta: sa che arrivare alla conclusione di questo mercato senza una decisione sarebbe l'anticamera di un bagno turco, al 99 per cento perderebbe l'attaccante a parametro zero. Keita ha un accordo con la Juve, ma in queste ore lui e il suo entourage stanno memorizzando che restare per una stagione ai margini sarebbe devastante. Quindi, se la Juve non si presenta... Marotta ha detto che per questa sessione sono fuori dai giochi, però Marotta ne dice tante e poi fa (giustamente) il contrario, vedi vicenda Schick. La Juve ha già offerto 21 milioni, può alzare ancora. E così torna l'Inter, non certo una novità per noi che lo abbiamo accostato ai nerazzurri a giugno (sondaggi) e a metà luglio un'irruzione respinta perché Keita continuava a pensare alla Juve. Vi avevamo parlato di un'offerta di ingaggio da 3 milioni più bonus a stagione, di sicuro una cifra inferiore rispetto a quanto gli ha offerto la Juve, soprattutto se Keita avesse resistito (o resistesse?) per liberarsi a parametro zero. I rapporti tra Calenda e Sabatini sono eccellenti, Calenda deve più a Sabatini rispetto a quanto non debba il direttore sportivo nerazzurro. Tre giorni fa a Lotito hanno continuato a proporre Niang (più Paletta e soldi), ma il presidente sta seriamente pensando che l'Inter può essere una chiave. Come? Due strade: la cessione di Jovetic al Monaco consente di avere più cash per fare l'operazione, ovviamente prestito con obbligo e in tal caso prima Keita dovrebbe rinnovare. Se l'attaccante lascia la Juve nei ricordi e conferma apertura all'Inter, la situazione sarà da seguire. Se i bianconeri insisteranno per Keita, quanti sarebbero gli esterni offensivi? Anche perché l'ultimo Cuadrado, quello di Marassi, reclama legittimamente spazio. Ma questo sarebbe un altro discorso. Foto: zimbio