Il retroscena: panchina Udinese tra dubbi, perplessità e idee spagnole per il futuro
L’
Udinese non decide, la fondamentale giornata di lunedì è trascorsa senza che le riflessioni annunciate dal dg
Collavino abbiano portato ad una svolta circa la guida tecnica. Con
Massimo Oddo la situazione è ormai da separati in casa, tra il macigno delle undici sconfitte consecutive e la contestazione dei tifosi, schierati quasi interamente con l'allenatore e contro la società. Vi avevamo segnalato che per il ritorno di
Stramaccioni, reduce dalla fallimentare esperienza allo
Sparta Praga, c’era il nodo del contratto, dal momento che la società vorrebbe tenersi libera per la prossima stagione. E un accordo per quattro partite, con questa situazione ambientale, non sarebbe facile da accettare per nessuno, fermo restando che nulla si può escludere. Ecco perché contro il retrocesso ma bel
Benevento, che continuerà a non fare sconti, non ci sono certezze assolute su chi andrà in panchina. Per quanto riguarda il futuro l’
Udinese, nella speranza di ottenere una salvezza che fino a poche settimane fa non era in discussione, ha in testa qualche idea spagnola. La prima chiama in causa
Quique Sanchez Flores, appena esonerato dall’
Espanyol. Ex Valencia, ex Atletico Madrid, ma soprattutto ex
Watford (stagione 2015-16 con tranquilla salvezza). Un profilo che
Gino Pozzo, di fatto patron degli
Hornets, conosce bene. Come conosce quello di
Javi Gracia, l’attuale allenatore del
Watford che ha portato in porto la barca dopo la nefasta gestione
Marco Silva. Panchina
Udinese tra dubbi, perplessità e idee spagnole per il futuro.