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REYNOLDS, IL SOGNO GIALLOROSSO

22.01.2021 | 15:43

Nelle ultime settimane il nome di Bryan Reynolds ha infiammato e non poco il mercato italiano. Prima un obiettivo dichiarato della nuova Roma americana, poi il sorpasso della Juventus che lo avrebbe dovuto girare in prestito al Benevento, e adesso nuovamente alla Roma. Reynolds è tra i nomi  più chiacchierati del mercato di gennaio in seguito all’esplosione di Weston McKennie: dopo le convincenti prestazioni del centrocampista della Juventus, adesso la Serie A sembra guardare con altri occhi i talenti americani.

Ma chi è Bryan Reynolds? Nato a Fort Worth il 28 giugno 2001, Bryan è nativo del Texas, della contea di Denton, quasi concittadino di Weston McKennie. I due condividono la stessa scuola calcistica al FC Dallas, ma non si sono mai incontrati. Quando Bryan firmava il primo contratto da professionista, Weston lasciava gli States per lo Schalke 04.

Terzino destro classe 2001 sembra essere pronto al grande salto in Europa dopo che per 6 anni ha convinto tutti con le sue prestazioni nella lega statunitense e con la maglia delle giovanili della nazionale a stelle e strisce. Il diciannovenne è da tempo sul taccuino di numerosi osservatori italiani ed europei e viene reputato da molti un talento ed un giocatore con molti margini di prospettiva. La sua evoluzione tattica somiglia a quella di Alphonso Davies, che un anno fa a Monaco di Baviera ha iniziato a mostrare cosa sapesse fare partendo dalle retrovie con decine di metri di campo a disposizione, e come il canadese, ha cominciato da ala. Largo sulla destra, buone capacità di dribbling, viene abbassato a terzino nelle prime esperienze con la prima squadra del Dallas dall’allora tecnico dei Toros, Oscar Pareja. Un ruolo che più sembra adattarsi alle sue caratteristiche fisiche e atletiche. Bryan è infatti un gigante: 185 cm e 75 kg fanno di lui un terzino dalle interessanti capacità e sui generis: non è comune infatti trovare in Europa un fisico e una struttura muscolare tanto sviluppata come quella di Reynolds.

La sua attitudine prevalente è, senza dubbio, quella di attaccare e la sua morfologia è “longitipo”, ovvero ha gli arti più lunghi del tronco, caratteristica degli sportivi dediti alla corsa. Questa struttura fisica gli dona alcune importanti caratteristiche, come quella di dominio nei duelli aerei, possente e esplosivo nei contrasti e lo rendono molto veloce sul lungo e resistente alle cariche dei difensori avversari. Quest’ultima si rivela una caratteristica importante perché Reynolds è in grado, grazie ad una buona tecnica di non soffrire la pressione degli avversari, pur se feroce, ma anche di liberarsi del diretto avversario quando prova il dribbling.

Dal punto di vista tecnico dunque si rivela un calciatore ordinato e piuttosto dotato. Lo spostamento da ala a terzino gli ha permesso di sfruttare le sue caratteristiche fisiche fino in fondo, coniugandole con la sua propensione a spingersi avanti. Dotato inoltre di una progressione travolgente, sia palla al piede in solitaria, che in associazione ai compagni che a turno si propongono in appoggio. Dal fondo del campo è sempre molto pericoloso grazie ad una buona capacità balistica e ad ottime giocate in cross o rifinitura, ma sembra trovarsi a suo agio soprattutto negli 1-2.

Insomma, visto l’esborso limitato e il talento mostrato, la Roma si sta assumendo un giusto rischio, ben calcolato, investendo su un calciatore di ottime prospettive per il futuro, motivo per cui sembrerebbe sceso in campo lo stesso presidente della Roma. In attesa che finisca l’isolamento dovuto alla positività al Covid-19, le trattative vanno avanti.

 

 

Foto: Facebook Dallas