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Rizzoli: “VAR? Meglio del previsto, l’UEFA ci sta osservando. Il tocco di mano di Benatia contro l’Inter…”

11.12.2017 | 10:54

Nicola Rizzoli, designatore degli arbitri di Serie A, ha parlato questa mattina ai microfoni di Radio Anch’Io lo Sport su Radio Uno: “VAR? Procede bene in linea con le aspettative e gli obiettivi prefissi. Forse qualcosa meglio del previsto visto l’inizio senza esperienza. Dovevamo limare i tempi e la lettura delle varie situazioni, adesso siamo però già in linea con le dinamiche e la velocità del calcio moderno. Var meno utilizzato? Cresce il livello di interpretazione di quando le situazioni sono da Var ma anche il rapporto tra arbitro e assistente e tra assistente e operatore. Nelle ultime giornate sono calati gli interventi con l’utilizzo del silent check. Era chiaro che all’inizio serviva fare innanzitutto esperienza. Il discorso della UEFA e della FIFA è legato all’attenzione del progetto che la federazione ha voluto iniziare un anno prima rispetto al progetto iniziale. E il progetto sta avendo uno sviluppo molto positivo anche grazie all’unità della FIGC, della Lega e dell’AIA. C’è una qualità in Italia molto alta che permette di imparare velocemente. L’UEFA sta osservando l’Italia proprio per la tecnica e la qualità degli arbitraggi. Se noi però pensassimo di non poter crescere ancora, smetteremmo di lavorare con la stessa intensità e dunque penso che ci sia ancora molto da fare e da migliorare. Sta finendo un’epoca con arbitri molto importanti che dovranno dare il cambio con l’arrivo delle nuove generazione. Deve essere un obiettivo degli arbitri ma anche del calcio in generale, perché la qualità degli arbitraggi aumenta anche la qualità del campionato. Mondiale col Var? E’ un rischio calcolato. La FIFA sta facendo molta esperienza con degli stage, con il Mondiale per Club che verrà utilizzato per questo fine. Dovranno fare delle scelte, utilizzando le nazioni che hanno già il Var. L’Italia potrà avere un ruolo molto importante proprio per questo. E’ chiaro che però la tecnologia acquista importanza grazie alla qualità dell’uomo, non viceversa. Un torneo che dura un mese dovrà portarli a migliorare rapidamente, ma consideriamo che al Mondiale andranno gli arbitri migliori al mondo e questo faciliterà il compito. Tecnologia utile per il rapporto dei giocatori con gli arbitri? C’è un beneficio diretto per il gioco del calcio. Non ci sono più le proteste esagerate nei confronti di una decisione perché ci si fida del supporto delle immagini. Il tocco di mano in area di Benatia contro l’Inter? Il tocco di mano deve essere anzitutto intenzionale, e il braccio di Benatia era solo d’appoggio perché stava cadendo, quindi non era rigore. Ad oggi, le ammonizioni per proteste sono diminuite del 30%, un grande risultato per i club che non avranno squalifiche in tal senso e perché il calcio così fa un passo culturale importante in avanti. Nel momento in cui Icardi e l’arbitro parlavano, anche l’argentino, dopo il supporto del Var, ha smesso immediatamente di protestare, pensando a tornare a giocare. Tempo effettivo? Io non lo so se prima o poi ci arriveremo. Verrà valutato dai custodi del regolamento. Per l’utilizzo del Var, viene recuperato il tempo effettivo. Cioè quando si interrompe il gioco, viene calcolato esattamente l’effettiva perdita di tempo per il processo decisionale. Dal campionato precedente siamo migliorati di un paio di minuti medi su una partita, merito anche della tecnologia, anche se è poca cosa è sempre un miglioramento”.

Foto: figc