ROBERTO INGLESE, IL PRIMO GOL IN SERIE A NON SI SCORDA MAI

È un ragazzo che dall'inizio dell'anno ha fatto delle buone cose e oggi ho voluto dargli questa opportunità che lui ha sfruttato benissimo perché, al di là del gol, credo che l'analisi si faccia su altri aspetti. Ha dimostrato di valere questa categoria e questo gruppo e sono contento per lui perché è un ragazzo che lavora sempre nel modo giusto. In questi mesi sta migliorando tantissimo e credo che abbia margini di miglioramento ancora grandi”. L’investitura e i complimenti suddetti arrivano direttamente da Rolando Maran, tecnico del Chievo che ieri ha fatto esordire dal primo minuto Roberto Inglese, l’attaccante 24enne nativo di Lucera, in provincia di Foggia. Un esordio bagnato con il gol che ha regalato ai clivensi il pareggio contro la Sampdoria: una serata che non dimenticherà mai. Fino alla partita di ieri, Inglese ha avuto a disposizione solo scampoli di partita: il suo esordio assoluto nella massima serie è avvenuto esattamente un mese fa, il 3 ottobre, nel derby contro l’Hellas. Poi, solo 4 presenze, fino al coronamento del 2 novembre: titolare e addirittura in gol. Ecco spiegate le parole di Maran a fine gara. Sì, è proprio vero. Inglese è un ragazzo che lavora e che, con i sacrifici di tutti quelli che sognano un giorno di giocare ad alti livelli, ha calpestato i campi di provincia per arrivare dove è arrivato. Non si sono sprecate, come prevedibile, le dediche dopo la rete: ai genitori innanzitutto, che l’hanno sostenuto e gli hanno permesso di credere nel suo sogno di diventare calciatore professionista. E poi, il pensiero doveroso a Federico Mattiello, lo sfortunatissimo compagno di squadra che si è infortunato di nuovo gravemente dopo lo stop ancor più grave di un anno fa. Essendo una prima punta classica, molto forte fisicamente ma dotato anche di una discreta tecnica di base, è auspicabile che quest’anno segnerà tanti altri gol, se Maran gli concederà lo spazio che merita. Inglese è nato a Lucera il 12 novembre del 1991, ma ha sempre vissuto a Vasto, paese abruzzese confinante con la Puglia dove la sua famiglia risiede da tempo. Infatti la sua favola calcistica inizia nelle giovanili del Pescara, nella stagione 2007/2008, in compagnia di un certo Marco Verratti (evidentemente la maglia biancoazzurra dei Delfini porta fortuna, e non solo…). Terminata la trafila con il debutto nella Primavera, nella stagione 2008/2009 esordisce in prima squadra (nell’allora Prima Divisione, in Lega Pro), dove colleziona un gol in tre presenze. L’anno successivo, con la squadra intanto promossa in serie B, debutta nel campionato cadetto in occasione di Pescara-Siena del 22 agosto 2010 (partita terminata per 1-1). In quello stesso mese di agosto, il Chievo si accorge di questo giovane calciatore in erba e lo tessera, girandolo però subito dopo in prestito al Lumezzane, per farlo crescere con calma e pazienza nei difficili campi della terza serie. Resterà nel club bresciano per tre anni, dove accumulerà quella giusta dose di esperienza: la miglior stagione è la 2012/2013, dove metterà a segno 13 gol in 32 presenze (in totale, in tre anni, 74 presenze e 21 reti). Ma il meglio di Inglese deve ancora arrivare. Tornato al Chievo, il 2 settembre del 2013 inizia una nuova avventura in prestito, questa volta al Carpi, in serie B. Una vera e propria favola. Sappiamo tutti com’è andata a finire, lo scorso mese di giugno. Il club emiliano ottiene la storica promozione in serie A. E in questo straordinario risultato sportivo c’è anche lo zampino di Inglese, che contribuisce con i suoi 6 gol. Questa volta, il ritorno in Veneto non può che essere quello decisivo. Maran lo premia, tenendolo in rosa per tutta la preparazione estiva e decidendo poi alla fine di tenerselo con sé per il resto della stagione. Fino al 3 ottobre, giorno dell’esordio assoluto nella massima serie. Fino a 2 novembre 2015, la serata del primo gol. Quella che Inglese non scorderà mai. 



 

Foto: sito ufficiale Chievo