Robinho: “Vero, torno al Santos per 230 euro al mese. Potevo anche tornare in Italia”

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Intervistato da Tuttomercatoweb, Robson de Souza, Robinho, ha parlato della sua ufficialità del ritorno al Santos per 230 euro al mese, affermando come i soldi non siano la cosa più importante, ma contano i gesti, in un momento, come questo del Covid-19, molto complicato. Parole anche sull'Italia e sul Milan. Queste le parole del brasiliano: "Il Santos è casa mia. Sono cresciuto lì, sono partito da lì e voglio finire lì. La gioia che provo adesso è immensa, non riesco a descriverla a parole. Avevo avuto diverse offerte per continuare a giocare in Europa, anche dall'Italia. In questo momento però, a 36 anni, ho preferito tornare a casa per la squadra, per mia moglie, i miei figli. Giocare in Serie A sarebbe stato tanta roba, ma ha vinto il cuore, ho fatto la scelta giusta".  Sui 230 euro: "Leggo che se ne sta parlando moltissimo. E' tutto vero, ma non deve destare scalpore. In questa emergenza planetaria tutti dobbiamo fare la nostra piccola parte e io ho scelto di giocare praticamente gratis per questi cinque mesi di contratto. Il Santos oggi ha bisogno di me, proprio come io avevo bisogno del Santos all'epoca dei miei esordi nel calcio".    Sul Milan: "Ho giocato in una grande società, con grandi fuoriclasse. Peccato abbiamo vinto solo uno scudetto e una Supercoppa. Ho avuto la fortuna di giocare con gente come Pato, Gattuso, Seedorf, Pirlo, Ronaldinho, Thiago Silva, Inzaghi, Kakà, Ibrahimovic. Zlatan? E' meraviglioso. Vederlo a quasi 40 anni divertirsi come un bambino ed essere sempre decisivo mi fa sempre piacere. Lui vive per il calcio. I giovani talenti del Milan cresceranno tantissimo con lui al suo fianco. La Serie A? E' cresciuta di livello. Non c'è solo la Juventus, che resta fortissima, ma vedo bene anche l'Inter, il Napoli, lo stesso Milan che spero possa tornare in Champions".  Fonte Foto: Twitter uff. Santos