Rocchi: “Ho chiesto agli arbitri di essere più decisionisti. Numeri alla mano, siamo in linea con l’arbitraggio UEFA”
Intervenuto a
Deejay Football Club, il designatore arbitrale per i campionati di Serie A e Serie B Gianluca
Rocchi è intervenuto per fare il punto sull'inizio del campionato dal punto di vista dell'efficacia arbitrale. Ha parlato, inoltre, dei cambiamenti avvenuti rispetto alla scorsa stagione e del livello dei nostri fischietti rispetto alla media europea. Cosa è cambiato rispetto alla scorsa stagione:
"Sul rigore, l'ingresso in area, di per sé non più sanzionabile a meno che non vada a intervenire sull'azione. Sembrerebbe una depenalizzazione della regola, ma in realtà va a penalizzare molto sia attaccanti che difensori: l'obiettivo è cercare di tenere sempre più possibile i giocatori fuori durante la battuta di un calcio di rigore". L'istruzione di VAR e arbitri:
"Ho chiesto agli arbitri di essere sempre più decisionisti in campo, questo comporta una scelta coraggiosa dell'arbitro: deve decidere a prescindere da quello che dirà il VAR. Allo stesso tempo chi è davanti al monitor deve avere la lucidità e la capacità tecnica di capire se quell'episodio è stato valutato correttamente o meno. Stiamo lavorando tanto con tutti, a partire dagli allenatori, perché la preparazione sia al massimo. A volte siamo mancanti nell'interpretazione calcistica e dobbiamo lavorarci". Differenze con la media europea:
"Numeri alla mano, nella scorsa stagione, non siamo stati tanto lontani come numero di interventi. Il tema è che vi soffermate tanto sulla Champions League, categoria top: sia arbitri che calciatori in quel caso sono al massimo livello. Se si guardano Conference ed Europa League, i dati sono molto più vicini ai nostri. Quello su cui siamo lontani, e credo faremo fatica, è il tempo di gioco effettivo: la qualità fa la differenza. Noi abbiamo delle gare in cui i tempi sono sopra la media europea, ma altre sotto i 45 minuti". Foto: sito ufficiale AIA