Rocchi: “Siamo tornati a dare i rigori giusti. VAR a chiamata? Sempre aperti a eventuali modifiche”
27.12.2024 | 18:15
Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri di Serie A, ha rilasciato una lunga intervista a Rai Radio 1, parlando del 2024, che ha definito così: “È stato un anno molto complicato. Il lavoro che facciamo non lascia spazio per rifiatare, coinvolge 152 persone ed è sicuramente complesso e impegnativo. Il designatore non viene quasi mai elogiato e spesso criticato, non ci si può distrarre perché si hanno grandi responsabilità. Anche i piccoli momenti di soddisfazione spesso sfuggono”.
Sui rigorini: “Stiamo cercando di combatterli… La settima è stata una giornata brutta, ne abbiamo dati 9 e qualcuno era inappropriato, ma negli ultimi turni siamo tornati a dare quelli giusti. Va concesso un penalty quando c’è qualcosa di importante perché può decidere il risultati. Ciò che dico sempre ai miei arbitri è che quando la pancia vi dice rigore, nel 98% di casi è rigore. In Cagliari-Atalanta ne manca uno perché l’arbitro ha ragionato sul rimpallo e non si è fatto portare dalla pancia. Se l’avesse seguita lo avrebbe concesso”.
Sul VAR a chiamata: “Deve essere utilizzato solo per episodi chiari e seri, non possiamo fare moviola. Non siamo noi a poter rispondere a questa domanda, siamo sempre ben aperti a eventuali modifiche e novità. In quel caso deresponsabilizzeremo molto gli arbitri, mettendo invece responsabilità in capo al club o al tecnico di turno. Dobbiamo lavorare cercando di costruire ragazzi di fronte al monitor, che siano capaci di decidere, di scegliere quando intervenire o meno, cioè quando un episodio è chiaramente errato o no”.
Infine, un giudizio sul loro lavoro: “Buono. Abbiamo avviato collaborazioni con l’Associazione Allenatori e l’Associazione Calciatori per permettere ai nostri arbitri di comprendere meglio le dinamiche. L’arbitro non deve conoscere solo le regole, ma deve essere un grande conoscitore del calcio”.
Foto: sito ufficiale AIA