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Rodri: “Guardiola mi chiede di essere il faro del City. C’è anche il Tottenham di Conte per lo scudetto”

21.09.2022 | 10:28

Nell’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, il calciatore del Manchester City, Rodri, ha parlato anche di Guardiola: “Mi chiede di essere il tecnico in campo. Paragona la mia posizione a un faro: “Tu non muoverti, che tutto giri intorno a te”, mi dice”. E ancora, sull’arrivo di Haaland: “Sì, perché Guardiola, un genio, ama cambiare: se non ti evolvi non vai da nessuna parte, resti indietro. Io sono al City da 4 anni e a ogni stagione c’è qualche cambio. Ha capacità innovative mostruose. Ora c’è Erling, è impressionante. Sto tanto con lui, abbiamo legato parecchio, e colpisce la sua ambizione, ha una gran voglia di vincere e di migliorare, tanto individualmente come a livello collettivo entrando nei meccanismi della squadra. Poi il carisma: naturale, evidente, trascinante. Ragazzo normale, semplice e con una fame vorace. Avrebbe motivi per mostrare un certo ego, e non è così, è un soldato in più che s’è adattato in modo rapido. A livello tattico ci ha fatto cambiare: abbiamo perso qualcosa in controllo della gara, perché hai un giocatore in meno a centrocampo rispetto ai tempi del “falso 9”, ma abbiano guadagnato tanto in finalizzazione: hai bisogno di meno tocchi per andare a rete. La gente si dimentica che ha 22 anni, non so dove potrà arrivare. È venuto in un club grande e vincente, e l’ha subito migliorato, impressionante”.
Poi, sul “duello” con Busquets per un posto da titolare: “Mi adatto. Siamo due grandi nella stessa posizione, mettiamo in difficoltà il c.t. e non possiamo fare altro che lavorare e dare tutto. Bisogna lottare. Busi è un esempio ma siamo diversi e voglio far la mia strada. Se mi sento solo nel City essendo l’unico elemento difensivo? A volte. Ma è il prezzo da pagare per giocare all’attacco e creare tante chance. Una sfida che a me piace molto: la presenza di tanti giocatori offensivi rende il mio ruolo di grande importanza, so che devo rendere al massimo e con continuità. È una posizione chiave e sono contento di come sono cresciuto in questi anni”. 
Infine, sulle altre avversarie di Premier: Tottenham? Hanno fatto uno squadrone e hanno un tecnico con idee molto chiare che le sa trasmettere alla perfezione: sanno ciò che devono fare e lo fanno con grande precisione. Vedo gli Spurs candidati al titolo, la carriera di Conte parla chiaro. Sorpreso dal Liverpool? Solo in parte. Il livello della Premier è tanto alto che appena rallenti un po’ perdi punti. Il Liverpool non è in crisi, è solo meno efficace, e la Premier non ti permette di rilassarti”.
Foto: Twitter Manchester City