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CORSA, FANTASIA E VISIONE DI GIOCO: RODRIGO BATTAGLIA, EL FLACO DELLO SPORTING

16.03.2018 | 10:45

E’ Rodrigo Battaglia l’uomo copertina dello Sporting Lisbona che ieri sera ha staccato il pass per i quarti di finale di Europa League. Un gol del centrocampista argentino al secondo minuto di recupero del primo tempo supplementare ha permesso infatti ai portoghesi di volare al turno successivo ai danni del Viktoria Plzen: finisce 2-1 per i padroni di casa, a cui non basta la doppietta di Bakos per evitare l’eliminazione, dopo aver perso 2-0 nell’andata in terra lusitana. Rodrigo Battaglia eroe Sporting, arrivato la scorsa estate dal Braga per circa 5 milioni di euro, il talento sudamericano sta attirando sempre più l’attenzione di numerosi club esteri. Il club portoghese per ora se lo tiene stretto, ma in estate le sirene di mercato potranno incidere pesantemente nel futuro di Battaglia.

Nato il 12 luglio 1991, Rodrigo Andres Battaglia ha mosso i primi passi nel Ciudadela, piccola società del suo paese. Nel 2006, viene aggregato alle giovanili del Velez Sarsfield, dove inizia a giocare nel ruolo di attaccante per poi arretrare a centrocampo nella classica posizione di volante. Il suo fisico, però, non lo aiuta: era troppo magro e non ancora alto. Ecco perché l’allora allenatore Manfredi decise quindi senza mezzi termini di scartarlo. Battaglia non si dà per vinto e, dopo aver sostenuto un provino con l’Argentino Juniors, viene notato e preso dall’Almagro. Qui cresce dal punto di vista tecnico e tattico, al punto che nel 2010 l’Huracan lo scelse ad un provino tra 400 ragazzi. Nel febbraio del 2010, fu promosso come riserva. Il nuovo allenatore, Miguel Brindisi, lo fece allenare con la prima squadra. Prima lo portò in panchina contro il Godoy Cruz, poi, nella settimana successiva, lo fece esordire contro il Racing Avellaneda. Inizia da titolare, e nel tunnel che porta al campo non riesce a trattenere le lacrime per l’emozione. Da quel momento in poi non lascia più il suo posto in mezzo al campo, e diventa anche un perno della Nazionale Argentina U-20, con la quale disputa il Campionato Sudamericano del 2011. A fine anno, nonostante la sua esplosione, l’Huracan non riuscì ad evitare la retrocessione in Primera B. Battaglia continua comunque a crescere ed il suo grande talento salta all’occhio anche nella cadetteria argentina, che comincia a stargli sempre più stretta. Sceglie così di non rinnovare il contratto in scadenza a giugno 2013 con conseguente decisione della società di metterlo fuori rosa. Il 30 luglio 2013, dopo essersi svincolato dall’Huracan, firma un contratto annuale con il Racing Avellaneda. Ma in Argentina ci resterà soltanto 6 mesi, perché nel gennaio successivo Battaglia passa a titolo definitivo allo Sporting Braga, dopo esser stato molto vicino al Parma. Il club portoghese decide di farlo maturare ulteriormente mandandolo in prestito prima al Moreirense, poi al Rosario Central e infine al Chaves. Qui, nella prima metà di stagione, colleziona 13 presenze e 3 reti che spingono il Braga a riportarlo alla base nel gennaio 2017. Da allora la carriera di Rodrigo Battaglia è in continua ascesa: con il passare delle settimane si rivela un elemento chiave nello scacchiere del club lusitano, che in estate non può rifiutare i circa 5 milioni messi sul piatto dallo Sporting Lisbona per assicurarsi le prestazioni dell’argentino. Con la maglia biancoverde, il classe ’91 ha finora collezionato 45 presenze stagionali, impreziosite da 3 gol e 3 assist, confermandosi una pedina di primissimo rilievo per la formazione dei Leões. L’ultimo suo gol, il più decisivo di tutti, lo ha messo a segno ieri sera a Plzen, dove nel secondo minuto di recupero del primo tempo supplementare ha ammutolito la Doosan Arena con un gran colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Rete che ha permesso allo Sporting di volare ai quarti di finale di Europa League sulla pelle del Viktoria.

Rodrigo Battaglia, non solo fisicamente ma anche tecnicamente, ha preso molto da Javier Pastore. Gioca in mezzo al campo da numero 8, ma le sue doti sono prettamente offensive. In Argentina, non a caso, è stato più volte paragonato al Flaco (con il quale condivide anche il soprannome), attuale giocatore del Psg. Di Battaglia colpisce subito la sua grandissima abilità in entrambe le fasi di possesso e non possesso. Possiede un’ottima visione di gioco ed una fantasia che tra le linee di centrocampo ed attacco è spesso un fattore. Quando ha la possibilità non ci pensa su a scaricare il suo gran destro dalla distanza, il più delle volte mortifero per i portieri avversari. Con il passare degli anni è maturato fisicamente, mettendo su la struttura ideale per un centrocampista moderno, che oltre alla qualità individuale riesce anche a rendersi molto utile in fase di interdizione, grazie alla sua naturale propensione alla corsa. Ecco perché alla finestra c’è la fila in vista della prossima estate: lo Sporting per ora se lo tiene stretto, forte di un contratto fino al 2022 e una clausola da 60 milioni di euro. Ma come già accaduto in passato, la volontà di Rodrigo farà la differenza. E la sua intenzione non può che essere quella di misurarsi con un campionato più prestigioso, le premesse per far bene anche altrove ci sono tutte.

 

Foto: Twitter personale Rodrigo Battaglia