Rodriguez, alla conquista di Siena ispirandosi ai connazionali

 



Possente come Arevalo Rios. Caparbio come Perez. Imprevedibile come Lodeiro. E fantasioso come Gargano. Non abbiamo citato quattro centrocampisti a caso. Sono suoi connazionali. E hanno vinto l’ultima edizione della Copa America. Paragonarli a lui potrà forse sembrare esagerato. Ma possiede effettivamente (in percentuali differenti) le loro caratteristiche. E chi lo sta acquistando fa davvero un colpaccio…

Ribair Rodríguez Pérez si appresta a diventare un nuovo giocatore del Siena. La società toscana ha puntato con convinzione su di lui per puntellare la linea mediana, dove lui sa svariare pur preferendo agire quale interno di copertura ma dai piedi buoni. Nato in Uruguay - precisamente a Montevideo - il 4 ottobre 1987, Rodríguez cresce nella prestigiosa “cantera” del Danubio. E proprio con la maglia della “Franja” esordisce nella massima serie: è il 2004, e se al suo fianco agisce il sopraccitato Gargano davanti gioca un certo Edinson Cavani… In cinque stagioni diventa un fulcro del club uruguaiano, collezionando 84 presenze (condite da 4 reti) e vincendo due titoli nazionali.



Numeri che gli spalancano le porte dell’Argentina, sponda Tigre. Dove gioca 22 partite ma faticando a trovare la sua dimensione, tanto che la casella dei gol resta desolatamente a zero. Urge un cambio di rotta. E lui fa la scleta più coraggiosa: scendere di categoria pur di ritrovare la retta via.

Rodríguez si trasferisce quindi al Belgrano. E la prima stagione è memorabile: titolre inamovibile, contribuisce alla storica promozione nella massima serie dei “Pirates” a spese del River Plate in un playoff che rimarrà nella storia dei due club. Ed è in quel campionato che segna gli unici due gol in 46 presenze: lo fa il 21 febbraio 2011 nella vittoria casalinga per 4-0 contro il San Martin de Tucuman.



Ora, il Siena. Dove vuol dimostrare una volta per tutte di essere il giusto mix tra i suoi quattro illustri connazionali. Serse Cosmi spera di trattenere gli urlacci…