ROGERIO VA DI CORSA: ELEGANZA, CROSS E PERSONALITÀ AL SERVIZIO DEL SASSUOLO
08.05.2018 | 10:55
Nel Sassuolo che brinda alla salvezza, arrivata aritmeticamente domenica scorsa grazie al successo sulla Samp, brilla – tra le altre – la stella di Rogerio. Il giovane laterale mancino, 1998, dopo un avvio di stagione da comprimario, con l’arrivo di Beppe Iachini si è ritagliato uno spazio importante tra i neroverdi: l’esterno brasiliano da tre mesi a questa parte è diventato un titolare quasi inamovibile nello scacchiere del Sassuolo, collezionando 11 presenze in Serie A e rivelandosi una pedina preziosissima nella corsa salvezza della società emiliana.
Nato a Nobres, comune di quindicimila abitanti nel Mato Grosso, il 13 gennaio del 1998, Rogério Oliveira da Silva cresce calcisticamente nell’International di Porto Alegre dove mette in mostra fin da ragazzino tutto il suo incredibile potenziale. Non a caso, ben presto viene seguito con attenzione dalle società europee più ricche (dal Paris Saint-Germain al Manchester City), ma è stato bloccato con largo anticipo dai dirigenti della Juventus, che lo hanno studiato per parecchio tempo e lo hanno promosso a pieni voti dopo il Mondiale Under 17 in Cile, disputato nel 2015 dalla metà di ottobre all’inizio di novembre. Rogerio si è messo in luce come uno dei talenti più interessanti della nuova generazione brasiliana: un’avventura poca fortunata per la Nazionale baby guidata da Carlos Amadeu, che ha chiuso al sesto posto e si è fermata ai quarti di finale, ma determinante per l’ascesa del terzino sinistro, maglia numero sei, in evidenza insieme con il centravanti Luis Henrique e il trequartista Evander. Nonostante la corte di tanti top club, dunque, la Juve ha anticipato la foltissima concorrenza e nel gennaio 2016 si è assicurata il cartellino del classe ’98, nel frattempo mandato in prestito al Sassuolo, club che ha fatto crescere, nel corso degli ultimi anni, numerosi talenti. Proprio in Emilia, Rogerio cresce esponenzialmente, sia tecnicamente che tatticamente, diventando ben presto un elemento chiave per la prima squadra.
Rogerio è un mancino naturale, ha sempre giocato, fin dal livello giovanile, sulla fascia sinistra: laterale in una difesa a quattro oppure esterno a centrocampo. Cambi di marcia, potenza, classe: arriva sul fondo con personalità, divora chilometri, ha una struttura muscolare già delineata. Elegante, veloce, attento in fase di marcatura, il classe ’98 si è messo in mostra grazie ai suoi cross e per la propensione a sfornare assist, oltre che per la grande generosità e per una resistenza fuori dal comune. Controlla il pallone e lo gestisce con lo stile e l’estro di un’ala, salta l’avversario e regala la superiorità numerica. Senza dimenticare che il giovane verdeoro è abile anche in fase di copertura, caratteristica non di poco conto per i laterali brasiliani. La Juventus ha scommesso su Rogerio e il giovane laterale, per il momento, sta ripagando tutta la fiducia. Il Sassuolo per ora se lo gode (c’è l’opzione per il prolungamento del prestito per un’ulteriore stagione), ma il club bianconero spera di aver già trovato il nuovo Alex Sandro.
Foto: sito ufficiale Sassuolo