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ROLANDO AARONS: VELOCITÀ SUPERSONICA E DRIBBLING AL SERVIZIO DEL VERONA

06.02.2018 | 10:50

Se vieni inserito nella famosa lista dei giocatori più talentuosi stilata da Don Balon nati dopo il ’93, non può certo essere un caso. Tra questi c’è anche il nuovo acquisto dell’Hellas Verona, l’esterno offensivo giamaicano naturalizzato inglese Rolando Aarons, arrivato in prestito dal Newcastle di Rafa Benitez. Un acquisto un po’ a sorpresa, forse però più per la tempistica che per il nome in sé. Un profilo che mai, prima delle ultime ore del mercato invernale, era stato accostato al Verona. Trattativa lampo condotta dal club gialloblù, che consegna a Pecchia una valida alternativa per l’attacco per la seconda parte di stagione.

Nato il 16 novembre 1995 a Kingston, in Giamaica, Rolando Aarons si trasferì in Inghilterra all’età di 5 anni per riunirsi alla madre, che già viveva a Bristol da qualche anno. E proprio qui ebbe inizio la sua carriera calcistica: quattro anni di esperienza nelle giovanili del Bristol City, prima di volare al Newcastle, nel 2012, dove concluse il proprio percorso di crescita. Con i Magpies, Aarons riesce ad ottenere l’esordio nel calcio professionistico in occasione della partita casalinga di Premier League persa per 0-2 contro il Manchester City del 17 agosto 2014. Il 30 agosto successivo mette a segno anche il suo primo gol nel pareggio interno, per 3-3, contro il Crystal Palace. Chiude la sua prima stagione da professionista con 6 presenze e 2 reti. Con la maglia del Newcastle, in 3 anni ha messo a referto 27 presenze e 4 reti, tra Premier e Championship, con un brutto infortunio al tendine d’Achille che ne ha pesantemente condizionato la scorsa stagione. Quest’anno 4 le presenze nel campionato inglese, senza nessun gol: ed ora la nuova avventura, targata Verona, dove avrà la possibilità di mettere in mostra tutto il suo talento. Qualcosa si è già intravisto domenica scorsa, nel lunch match al Bentegodi contro la Roma. Gara in cui Aarons, un po’ a sorpresa, è partito da titolare nel tridente con Petkovic e Matos. Un indizio inequivocabile della stima che Pecchia nutre nei suoi confronti, avendolo già allenato due anni fa durante la sua breve esperienza come vice di Benitez proprio al Newcastle. Aarons è la classica ala che fa della velocità la sua dote più raffinata. Visto che è il sinistro il suo piede preferito, preferisce giocare sulla corsia mancina in un attacco a tre, ma può essere schierato anche sulla fascia opposta in modo da convergere sul piede forte e tentare la conclusione verso la porta con il piede forte. Le sue spiccate qualità offensive lo portano ad essere più incisivo negli ultimi 30 metri, ma è in grado di ricoprire con una certa naturalezza anche il ruolo di esterno in un centrocampo a cinque. La rapidità è uno dei suoi punti di forza, a maggior ragione considerato un fisico non esattamente possente (177 centimetri di altezza), che gli permette di essere sempre imprendibile nei dribbling: non a caso molto spesso è stato paragonato al connazionale Raheem Sterling, sia per qualità tecniche che fisiche. Abilissimo nello stretto, è bravo anche nell’inserirsi senza palla negli spazi per sorprendere alle spalle la difesa avversaria. Nell’attacco a 3 di Pecchia può rivelarsi un’arma importante, soprattutto a gara in corso in queste prime settimane in Italia. Una scommessa allettante, insomma, ma che potrebbe rivelarsi vincente nella corsa salvezza del Verona.

 

Foto: Twitter Verona