Roma, al Camp Nou con sfrontatezza per la prova del…10
Essere tra le prime otto d'Europa è già un gran risultato, adesso la
Roma è attesa dal più classico degli scontri tra
Davide e
Golia. Inutile girarci attorno, il
Barcellona in questo momento è verosimilmente la squadra più forte del mondo. Come prima e più di prima, se è vero - come è vero - che adesso i
blaugrana danno ampie garanzie in entrambe le fasi,
Valverde stato bravissimo a registrare la difesa, il resto funzionava già alla perfezione con lo spauracchio
Messi a fare la differenza, sempre e comunque.
Leo non è limitabile, se è in serata fa quello che vuole, come e quando vuole, contro qualsiasi avversario. La paura non aiuta, ha ribadito giustamente
Di Francesco, e nemmeno l'ultimo precedente al Camp Nou, quel 6-1 del novembre 2015 nella sfida di ritorno del girone, all’andata era finita 1-1 con
Florenzi ad incantare l’Europa con la famosa magia da centrocampo. Stasera la
Roma dovrà giocarsela con le proprie armi, soprattutto con la consapevolezza di chi ha realmente poco da perdere. Nell’atteggiamento servirà una Roma formato Stanford Bridge, anche se il
Barcellona non è il
Chelsea e non soltanto perché lo ha eliminato nel turno precedente. Dalla sfrontatezza esibita a Londra, contro i
Blues di
Antonio Conte,
Dzeko e compagni devono ripartire. La montagna
Barça è difficilissima da scalare, ma proprio per questo - e non è una contraddizione in termini - le condizioni per offrire una prestazione spensierata ci sono tutte. Mai mettere limiti alla Provvidenza, se in un palcoscenico del genere riesci a giocare con la testa libera.
Roma al Camp Nou, alla prova del...
10. E che 10,
Lionel Messi. Foto: TheBubble.com