Roma, le colpe di Spalletti non superano quelle di una società fantasma
28.09.2016 | 00:30
Luciano Spalletti ha tante colpe nella partenza frenata della Roma. L’effetto sorpresa della scorsa stagione, quando aveva tutto da guadagnare e nulla da perdere, è svanito. Spalletti è entrato in confusione, parla come se intendesse sempre dare una lezione a qualcuno. La Roma deve aggrapparsi all’allenatore per risolvere i problemi, nella speranza che Spalletti torni un po’ più lucido e meno presuntuoso. Ma le sue colpe non superano quelle di una società assente, quasi fantasma, incapace di prendere una decisione. Anzi capace di smontare e rimontare l’organico nel corso degli anni, senza sforzarsi di tenere tutti i migliori come dovrebbe una proprietà abbastanza fresca di nomina che vuole vincere. E nella gestione la Roma è anche peggio, limiti di una società tra le meno capaci di lasciare un’impronta. Uno tra tanti esempi: da una vita Sabatini sta presentando le dimissioni, che senso ha respingerle quando il rapporto è finito da un pezzo? E considerando che quello con Spalletti non hai mai avuto inizio? La Roma è sempre più prigioniera di una società fantasma.
Foto: asroma.com