Roma, l’esterno serve più di una prima punta. E Monchi apprezza Deulofeu
Se il mercato della
Roma avrà una logica, dopo la definizione dell'affare
Dzeko con il
Chelsea sarà più importante andare su un esterno offensivo che su un'altra prima punta. Ma siccome il mercato della
Roma spesso non ha una logica, basti verificare cos'è accaduto da giugno ai giorni nostri, possiamo aspettarci di tutto. Perché un esterno offensivo? Ma perché responsabilizzare
Schick con
Defrel alternativa sarebbe già un contributo alla stessa logica, non fosse altro perché stiamo parlando dell'acquisto più oneroso nella storia della
Roma. Così oneroso da poi andare a sbattere per lunghi mesi con equivoci di carattere tattico (sic). Quali esterni offensivi in giro per l'Europa? Ce ne sono tanti, possono starci le sorprese, ma non dimentichiamo che a gennaio è difficile strappare i talenti ai club ricchi (vedi
Ziyech all'
Ajax) senza trascurare il particolare che la
Roma non può permettersi, almeno oggi, grandi investimenti. Ecco perché
Deulofeu va seguito: è giovane, può coprire i tre ruoli d'attacco,
Monchi lo conosce a memoria per averlo portato a
Siviglia nel 2014-15 (stessa stagione di
Aleix Vidal, sempre del
Barcellona e da settimane accostato alla
Roma). E il cartellino di
Deulofeu può anche scendere sotto i 15 milioni, si potrebbe ragionare anche sul prestito con obbligo di riscatto.