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Roma, lo scaricabarile non può portare solo a Di Francesco

24.09.2018 | 00:19

La Roma è in crisi, avrà il tempo di riprendersi, ma vive un momento difficilissimo. Di Francesco non può essere diventato un allenatore scarso all’improvviso, anche perché ha dimostrato in più occasioni di avere idee, di dare organizzazione e di saper ottenere risultati prestigiosi. Nello stesso club che allena adesso, non a Canicattì (con tutto il rispetto e nessuno si offenda). Ma a forza di fare confusione, esaltando Monchi come un luminare, sono emerse contraddizioni spaventose anche e soprattutto sul mercato. Se cerchi una bistecca di manzo, non puoi andare ad acquistare pesce per una bella frittura. Uscendo da questa metafora, noi pensiamo che la Roma in qualche circostanza abbia improvvisato e che talvolta abbia bucato di brutto. Qui stiamo parlando di una settantina di milioni per Schick e N’Zonzi: il primo da gran talento si sta rivelando un gran tormento, il secondo non può essere giudicato ora ma le prime avvisaglie non sono state buone. Ma la cosa che non convince, spesso, è il parallelo tra chi arriva e chi va via, della serie “siamo sicuri che si stava peggio prima?”. Sorvolando su un film fisso, ovvero la cessione ogni anno di almeno un paio di pezzi da novanta. Quindi, Di Francesco avrà le sue colpe, ma lo scaricabarile non può portare soltanto al responsabile della panchina.

Foto: Champions League Twitter