Ronaldo: “Per me il calcio è una missione. La gente dice che sono finito, ma…”
Cristiano Ronaldo, attaccante della
Juventus, nella sua lunga intervista a
El Pais ha toccato tanti temi tra passato, presente e futuro. Queste le sue parole:
"A volte mi infastidisce dover dimostrare qualcosa a tutti, sembra che tutti gli anni devo provare di essere più forte. E' difficile. Nella mia posizione devi tenere presente di questa pressione, anche perché non devo dimostrare cose solo ai tifosi, ma anche a chi mi sta intorno. La mia famiglia, mia madre, mio figlio... 'Cris, devi vincere oggi'. Questo però ti rende più attivo, devi allenarti, ma arriva un momento in cui vuoi essere lasciato stare. Io vedo il calcio come una missione: andare in campo, vincere, migliorare. Quei momenti in cui vai in campo solo per dribblare non mi appartengono, sono onesto. La gente mette sempre pressione, parla dell'età, dice che sono finito o quasi. Ma io cerco sempre di sorprenderli. Non credo la gente mi reputi un robot, ma che mi vedano come una persona che non può mai avere un problema, non può mai essere triste, non può mai avere preoccupazioni. Le persone si identificano senza problemi col successo, col denaro. Come puoi essere triste o avere una rovina se hai i milioni? Devi capire che le persone non pensano come te, non hanno vissuto certi momenti, non hanno una cultura superiore a quella che gli è consentita. Ma lo capisco. So che la gente è con un fucile in attesa che Cris sbagli un rigore o fallisca in una partita cruciale. Ma fa parte della vita e devo essere preparato. Sono stato preparato per molti anni", ha chiuso Ronaldo. Foto: Twitter ufficiale Juventus