ESTRO, FANTASIA E SENSO DEL GOL: RONY LOPES, LA NUOVA PEPITA DEL MONACO
25.02.2018 | 11:10
Gol e spettacolo nella sfida tra Tolosa e Monaco, valida per la 27esima giornata del campionato di Ligue 1. Il 3-3 finale lascia l’amaro in bocca agli uomini di Jardim, avanti di due gol fino al 77′ prima della rimonta firmata da Delort e Sanogo. che fanno recriminare il club del Principato impegnato nella corsa al secondo posto- Allo Stadium Municipal gli ospiti sono passati in vantaggio all’8′ con Rony Lopes ma al 24′ sono stati raggiunti da Sangare. Ad inizio ripresa ancora Lopes, assoluto protagonista del match, ha riportato avanti il Monaco che con Jovetic al 72′ ha trovato addirittura il tris. Negli ultimi minuti, però, il Tolosa prima ha accorciato le distanze con il rigore di Delort al 78′ e poi ha pareggiato con Sanogo all’87’. Una vera beffa per il Monaco, che con il pareggio di ieri sera sale comunque a quota 57 punti, confermandosi al secondo posto in classifica alle spalle del solo PSG. Come detto, l’uomo copertina dei monegaschi non può che essere Rony Lopes, autore di una super doppietta e protagonista di una stagione da urlo, considerando l’età (22 anni compiuti lo scorso 28 dicembre). L’esterno offensivo portoghese è uno degli uomini più incisivi nella formazione del Principato: già 9 gol e ben 12 assist realizzati finora in stagione. Numeri importanti, che fanno dell’ex Lilla la nuova pepita del Monaco targato Jardim.
Nato a Belem, in Brasile, nel 1995, Marcos Paulo Mesquita Lopes, meglio noto come Rony, a soli 4 anni si trasferisce con la sua famiglia in Portogallo. Cresce calcisticamente nelle giovanili del Benfica ma a gennaio 2012, quando è ancora un 16enne, il Manchester City sborsa un milione di euro per assicurarsi le prestazioni di questo giovanissimo ragazzo tutta classe e dribbling. Qui Rony brucia le tappe: inizialmente aggregato alla selezione under 18 dei Citizens, in breve tempo non solo entra a far parte con costanza dell’under 21, ma esordisce anche in prima squadra nel 2012/2013 in FA Cup. Nel corso della stagione sportiva 2013/2014 il giovanissimo Lopes viene impiegato altre 4 volte in prima squadra, segno evidente che, seppur con la giusta cautela, dalle parti dell’Etihad Stadium credono fortemente in lui tanto da gettarlo nella mischia a soli 18 anni accanto a gente del calibro di Aguero, Dzeko e Nasri. La stagione seguente, però, viene mandato in prestito al Lille per farsi le ossa. In Francia il talento naturalizzato portoghese gioca con una certa continuità (27 presenze e 3 gol) e riesce a far intravedere tutta la sua classe cristallina. Terminato il campionato con la maglia del Lille, Rony torna al Manchester City ma ci resterà pochissimo: nell’estate del 2015, infatti, il Monaco lo acquista per una cifra vicina ai 12 milioni di euro, per poi essere ceduto nuovamente in prestito al Lille per altre due stagioni. Una chiara strategia per farlo maturare in una squadra con il posto da titolare assicurato. Ci sono voluti un paio di anni, ma ora Lopes è uno dei giocatori più importanti del club monegasco, attuale campione in carica della Ligue 1: segue le orme di Bernardo Silva, curiosamente passato in estate proprio al City per 50 milioni di euro. Dopo aver fatto tutta la trafila nelle selezioni giovanili del Portogallo, lo scorso novembre Rony ha fatto un ulteriore grande passo nella sua carriera: debutto internazionale con la selezione maggiore contro gli Stati Uniti in amichevole.
Fantasista ma anche regista di centrocampo, Rony Lopes stupisce per la pulizia di calcio e la visione di gioco, in grado di fare la differenza anche in un calcio tecnico come quello francese. Come biglietto da visita può vantare anche 65 presenze e 21 gol con le nazionali minori lusitane. Ma guai a chiamarlo bomber, nonostante un senso del gol mica da ridere: esterno mancino abilissimo nell’uno contro uno, il classe ’95 è in grado di coprire tutti i ruoli sulla trequarti nel 4-2-3-1. Ama soprattutto partire largo a destra per poi rientrare sul suo sinistro vellutato, con il quale è in grado sia di calciare con precisione verso la porta avversaria, sia di servire invitanti assist ai propri compagni. Alto 1.74, è molto rapido nelle ripartenze palla al piede, risultando quasi imprendibile grazie alla propria tecnica di base molto sviluppata. Rony Lopes ha il classico identikit del predestinato, un giocatore che ha numeri e qualità nettamente superiori alla media: il Monaco lo sa bene e si tiene stretta la nuova pepita d’oro, almeno per il momento.
Foto: fr.besoccer.com