Rosberg, vincere e dire basta: i precedenti nel mondo del calcio
02.12.2016 | 18:50
Un fulmine a ciel sereno in Formula 1. Nessuno si sarebbe aspettato che Nico Rosberg, a soli 31 anni e con il motore ancora fumante dopo aver agguantato l’agognato titolo di campione del mondo con la Mercedes, grazie al secondo posto ottenuto al GP di Abu Dhabi, avrebbe annunciato il ritiro dal Circus. Una decisione, quella di lasciare all’apice della carriera, che aveva già contraddistinto altri grandi protagonisti del mondo dello sport, prima del celebre pilota tedesco, figlio d’arte. Restringendo l’indagine al calcio, torna subito alla mente Giampiero Boniperti, che nel 1961 salutò la Juventus dopo aver conquistato l’ennesimo scudetto con la fascia da capitano al braccio. Restando in ambito bianconero, nel 1987 Michel Platini nulla aveva vinto, ma appena due anni prima aveva sollevato al cielo la Coppa dei Campioni, nella maledetta notte dell’Heysel e vinto il suo terzo Pallone d’Oro. Le Roi disse basta a 32 anni, oggi Francesco Totti ha superato i 40 con gli scarpini ai piedi. Tempi che cambiano. Da ricordare anche il caso di Alessandro Costacurta, che nel 2007 si congedò dopo aver vinto la sua quinta Champions League/Coppa dei Campioni: prima di salutare c’era da vendicare la disfatta di Istanbul contro il Liverpool: missione compiuta, in quel di Atene. Champions e ritiro, sia pur da secondo portiere, anche per l’ex estremo difensore dell’Inter, Francesco Toldo, nel 2010 agli ordini di Mou. Volando idealmente in Inghilterra, infine, l’Old Trafford nel 2013 dovette contestualmente mandar giù i ritiri di due leggende del calibro di Sir Alex Ferguson e Paul Scholes. Chiaramente con il trofeo della Premier League lucidissimo in bacheca.
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