Rovella: “Spero che Shevchenko mi insegni a fare tanti gol. Juve? Non ci penso”

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Il centrocampista del Genoa, Nicolò Rovella, ha parlato a La Gazzetta dello Sport in merito alla sua crescita, all'arrivo di Shevchenko e al futuro alla Juve. Queste le sue parole: "Sicuramente ho più esperienza qui in Under 21, avevo già giocato in altre nazionali giovanili ma qui è diverso, più partite fai più cresci. Sono cresciuto da tutti punti di vista, ma c’è ancora tanto da fare.  Migliorare in fase offensiva: "È una cosa sui cui sto lavorando e che sto cercando di migliorare, anche a Genova, perché mi manca essere più incisivo davanti, con gol e assist. Ci devo lavorare». 

Su Shevchenko: "È stato un grande giocatore quindi capisce le dinamiche di spogliatoio e di campo. Può fare bene al Genoa, lo spero". 



Sul Genoa: "Siamo squadra, però forse un po’ di compattezza. E quando entriamo in campo non sempre siamo concentratissimi, così poi cerchiamo di recuperare e perdiamo lucidità". 

Il passaggio ai Grifoni: "Prima di tutto mio nonno è nato a Genova, quindi è un po’ una cosa di famiglia. Quando avevo 13 anni mi ha chiamato il Genoa: io non ci credevo, giocavo nell’Alcione, una società dilettantistica, mi sono detto figurati se mi chiama un club così importante. Invece sono andato lì e mi sono innamorato del centro sportivo e della società. Mi hanno subito accolto bene. È stata una scelta di cuore». 



Sul futuro alla Juve: "Devo essere sincero, non ci penso. Quando uno viene chiamato da un club importante come la Juventus sicuramente è un onore, ma io penso solo al Genoa e a fare bene con il Genoa. Alla Juve ora non ci penso". 

Foto: Twitter Genoa