Rubiales: “Contro di me un disegno mafioso e delinquenziale”

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Prosegue lo scandalo Supercoppa di Spagna, che sta travolgendo il Paese in questi giorni. Il tema è l'affaire legato all’assegnazione all’Arabia Saudita della Supercoppa di Spagna per 6 anni, diventati 10, grazie all’opera di un intermediario peculiare, Gerard Piqué, grazie alla sua società Kosmos Holdings. Le cifre emerse sono le seguenti: 40 milio incassati dalla Federazione, 4 dalla Kosmos. Luis Rubiales, presidente della federcalcio spagnola , ha tenuto quest'oggi una conferenza stampa: "Non posso escludere che prima o poi qualcuno metta un sacco di cocaina nel mio bagagliaio. Non dico che verrò ritrovato in un fosso con un proiettile nella nuca, però sì che ho paura. Per me, per i miei famigliari, per i miei amici. Quando ho deciso di correre per la presidenza federale sapevo che avrei corso dei rischi, che mi sarei fatto dei nemici poderosi che avrebbero fatto di tutto per ostacolarmi, che dovevo essere coraggioso. Però mai avrei pensato che una mafia come questa potesse rubarmi contenuti privati del mio telefono, le foto con le mie figlie, le conversazioni con i miei amici. È un disegno mafioso e delinquenziale e il tema del sacco di cocaina non è un’esagerazione. Ma io sono un lottatore: quando avevo un mese mia sorella - ha ripreso La Gazzetta dello Sport - più grande di me, mi cadde sopra e mi ruppe le gambe. Mio padre mi portò all’ospedale, avevo 6-7 fratture in ogni arto e il dottore fu esplicito: 'Suo figlio potrà fare ciò che vuole nella vita, meno che il calciatore'. Per questo dico che sono un lottatore. Sappiamo tutti chi trae beneficio da tutto questo. Lo sapete voi, lo so io, vediamo se riesce a scoprirlo anche la polizia". Foto: MARCA