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RUI PATRICIO, UNA GARANZIA TRA I PALI PER MOURINHO

09.06.2021 | 12:37

La Roma sta cercando un portiere, e la prima scelta di José Mourinho è ricaduta sul suo connazionale Rui Patricio, in forza al Wolverhampton in Premier League. C’è ancora distanza economica tra le parti, con i Wolves che chiedono 12 milioni e la Roma che ne vorrebbe spendere 7/8, ma molto probabilmente si riuscirà a colmare questo gap.
Rui Pedro dos Santos Patrício, noto semplicemente come Rui Patrícionasce a Marrazes il 15 febbraio 1988, e la sua carriera è lunga e intensa da raccontare.
Cresce nel vivaio dello Sporting Lisbona, debuttando in prima squadra il 19 novembre 2006 contro il Maritimo. Diventa titolare dopo la partenza di Ricardo, scalzando il veterano Ferreira ed il serbo Stojkovic.
E’ suo il gol al 95′ contro il Twente che ha permesso ai biancoverdi di accedere agli spareggi di Champions League nell’agosto del 2009, anche se poi fu assegnato come autorete al difensore avversario Wisgherof.
Nel 2016 è tra i 30 candidati al Pallone d’Oro, chiude la sua esperienza allo Sporting con 466 presenze, 448 reti subite e 182 clean sheet.
Il giugno 2018 è quello del passaggio ai Wolves, contratto quadriennale col club di Premier e scelta della maglia numero 11, lasciando libera la numero 1 in onore della leggenda del club Carl Ikeme, ritiratosi per la leucemia.
L’esperienza britannica di Rui Patricio dal punto di vista numerico recita 127 presenze, 151 gol subiti e 37 clean sheet.
Una brutta ginocchiata ricevuta dal compagno di squadra Conor Coady crea grande apprensione nei suoi confronti, ciò avviene durante l’ultima sfida col Liverpool, nello scorso mese di marzo, col portiere luistano che esce in ambulanza dallo stadio.
In Nazionale il classe 1988 ci arriva già nel 2008, quando prende parte all’Europeo in sostituzione dell’infortunato Quim. Viene escluso dal Ct Carlos Queiroz per i Mondiali 2010, sebbene fosse nell’elenco dei preconvocati.
Una volta concluso quel Campionato del Mondo, esordisce col nuovo allenatore Paulo Bento, giocando Euro 2012 da titolare. Purtroppo l’esperienza del Portogallo in quell’occasione termina in semifinale contro la Spagna ai calci di rigore.
I Mondiali 2014 li disputa in parte, combattendo con un infortunio, giocando una sola partita delle tre del girone, mentre è una colonna del gruppo Campione d’Europa nel 2016. Gioca da titolare e compare anche nella formazione dei migliori 11 del torneo, nella sua città viene costruita una statua che raffigura la sua parata su Griezmann nella finale con la Francia.
Col Portogallo vince anche la Nations League nel 2019, da capitano e portiere più presente nella storia, superando Vitor Baia. Oggi ne annovera 93 nella Nazionale maggiore e più di 50 tra le varie rappresenative Under.

Rui Patricio è un portiere di grande esperienza, dotato di ottimi riflessi e che nel corso degli anni ha migliorato molto il suo gioco coi piedi. E’ famoso anche per la sua capacità di parare i calci di rigore, con lo Sporting Lisbona ha vinto due Coppe di Portogallo, una Coppa di Lega e due Supercoppe.
Mourinho ha tanto lavoro da fare al suo arrivo in giallorosso, ma l’innesto di Rui Patricio servirebbe a dare stabilità ad un reparto fondamentale come quello della porta.

Foto: Twitter personale Rui Patricio