Ultimo aggiornamento: venerdi' 22 november 2024 20:11

Russia, che capolavoro! Quando la madre patria chiama

10.07.2018 | 00:10

Tutto finisce tra gli applausi, un po’ come era iniziato. Neanche il tifoso più positivo poteva immaginare un cammino del genere, che ha portato i russi ad essere un ad un passo dalla semifinale. Si è sperato, ci hanno creduto, ma a parte questo è stato il Mondiale di coloro che erano in dovere di dimostrare la potenza della Grande Madre Russia. Una coppa del mondo iniziata con una valanga di cinque gol sull’Arabia Saudita, da quel momento Stanislav Čerčesov e i suoi sono saliti su una tavola da surf che sull’onda dell’entusiasmo ha trasportato tutti, giocatori e tifosi. Onda che si è abbassata durante la sfida persa con l’Uruguay, onda che ha tremato quando la Spagna scatenava fendenti contro la difesa russa, onda che non è caduta contro la Croazia, è solo evaporata su una spiaggia di colore rosso, blu e bianco. Un Mondiale giocato in casa ha significato molto, fuori da ogni stadio orde di russi senza biglietto, ma non senza voglia di farsi sentire dai giocatori. Cheryshev è il primo nome della rinascita, 4 gol, gli stessi di Ronaldo, con una partita in più, ma anche con partite giocate da subentrato. Un po’ come Artem Dzyuba, entrato per Smolov al 25′ della partita d’apertura, al 26′ ha già segnato… Cheryshev è l’unico giocatore dell’undici titolare schierato da Čerčesov contro la Croazia a non giocare in Russia, è l’ala del Villarreal. Le cose cambieranno dopo la Coppa del Mondo, il Chelsea ha già offerto più di 20 milioni al Cska Mosca per Golovin, ma anche Dzyuba non passerà un’estate tranquilla. A Sochi i tifosi russi erano con il sorriso, sorriso di aver speso i soldi per l’aereo, inaspettato, destinazione: sponde del Mar Nero. Un sogno coronato, fare bene in casa e battere il record: la federazione russa non era mai arrivata ai quarti. Davvero non si poteva credere a nulla di tutto questo, anche non tirando in porta, questa squadra ha resistito e vinto con la Spagna, andandoci vicino con la Croazia. Bisognerebbe solo migliorare il fraseggio tra centrocampo e attacco, ma adesso di tempo ce ne sarà… Soprattutto, vedremo Golovin, Cheryshev e Dzyuba come saranno diventati. Insomma la Russia ha messo le basi, da queste fioriranno altre prestazioni vincenti. Complimenti, voi sì che ci avete stupito davvero.