Sabatini e la campagna di Francia: spesa a casa Psg tra conferme, contropartite e retroscena
03.07.2017 | 10:00
Venerdì scorso vi avevamo svelato che Sabatini sarebbe andato in Francia, prima tappa il Psg per lavorare in silenzio e in gran segreto. E tra i nomi segnalati, quattro o cinque, ne avevamo ribaditi due da sempre in cima alla lista dei sogni dell’esperto dirigente. In cima Angel Di Maria come esterno offensivo, subito dopo Adrien Rabiot per il centrocampo. Di Maria è un pallino di Sabatini da tempi non sospetti, come già segnalato. Rabiot anche (indipendentemente da Borja Valero bloccato dai nerazzurri), sappiamo bene quanto e come Sabatini si dannò per il dietrofront dell’ultimo minuto della madre del centrocampista, era tutto fatto con la Roma. Nell’agosto 2014 Rabiot era giallorosso, poi Sabatini si infuriò perché la madre avrebbe voluto parlare con Garcia per avere garanzie e mandò tutto per aria. Ora Adrien ha un contratto in scadenza nel 2019 e fino qui ha respinto le avances per un prolungamento, pur avendo il Psg argomenti convincenti da un momento all’altro per farlo firmare. Ma evidentemente ci sono altre sirene e Sabatini si è messo al lavoro. In quella mini-lista del Psg venerdì scorso avevamo inserito un sogno (Marquinhos, che non a caso ha rinnovato: se fosse ipoteticamente sul mercato, Sabatini si svenerebbe), un’alternativa a Di Maria (Lucas Moura) e il suo “figlioccio” Pastore. In questa lista andrebbe probabilmente inserito il laterale Aurier, già accostato all’ Inter nei giorni scorsi e seguito anche dalla Juve in alterna a Danilo. La politica di Sabatini è quella di lavorare a fari spentissimi, ma quei nomi – soprattutto un paio- sono quelli che vi avevamo segnalato venerdì. Trattare con lo sceicco del Psg è difficilissimo, ma la potenza di Suning è enorme. E Sabatini si è infilato strategicamente nel bel mezzo di una situazione confusa all’interno del club francese, tra gente scontenta (Verratti) e scaricata – almeno per ora – dopo una promessa di rinnovo (Thiago Motta). L’Inter può mettere sul piatto qualche contropartita molto gradita. Il Psg avrebbe fatto e farebbe di tutto pur di arrivare a Donnarumma, quindi cerca un portiere: Handanovic piace a Spalletti, ma non è blindatissimo. A maggior ragione se la Juve, oggi in vantaggio per Szczesny non chiudesse con l’Arsenal: la volontà c’è, ma dopo aver trovato l’accordo totale con il diretto interessato bisogna farlo con il club inglese. Magari accadrà presto, tuttavia l’Inter è alla finestra. Il Psg stravede per Perisic (ma il Manchester United non molla, comunque l’Inter non lo svende, i francesi si sono buttati su James Rodriguez o su altre piste) e potrebbe valutare Kondogbia o Joao Maria. Sabatini ha il motore accesissimo, la campagna di Francia non era una barzelletta (abbiamo segnalato anche gli eccellenti rapporti con il Psg). In attesa di capire cosa accadrà con Dalbert e Diakhaby, altri due nomi della lista di Walter. Tra una sigaretta aspirata e un’altra lasciata bruciare sul posacenere…