Sabatini: “Non è possibile non conoscere la classifica, non entro nel merito se i punti vadano restituiti o meno. Salerno? C’è stato un litigio ma ho sbagliato io ad insistere”

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Il direttore sportivo Walter Sabatini in un'intervista a Sky Sport ha analizzato il tema Juventus dando un suo parere sulla revoca della penalizzazione: "È inquietante perché c'è una variabile non conosciuta, che verrà conosciuta solo a giugno. Questa cosa è inquietante e dà molto fastidio. Non entro nel merito se i punti vadano restituiti o no, entro nel merito dei tempi e dei modi. Non è possibile non conoscere la classifica. Mette tutte le squadre sotto stress. Mettetevi nei panni della Roma, per fare un esempio. Non sto a sindacare se è giusto o non è giusto penalizzare, quello che non è giusto è che non ci sia una sentenza definitiva". Sul suo momento personale: "o manco al calcio perché tutti mi chiedono se a me manca il calcio, a me viene spontaneo dire che anche io manco al calcio. Io sono una persona speciale, nel calcio do un contributo diverso di quello che danno tanti altri. Credo di avere un approccio diverso. Credo di mancare al calcio come persona". Sull'addio alla Salernitana: "C'è stato un litigio inopportuno. Ho sbagliato io a insistere. Il Presidente ha esercitato il suo ruolo. È stata una cosa sgradevole anche nei modi e nei toni, a chiusura di sei mesi memorabili. Sono andato lì in una squadra virtualmente retrocessa, ma sono andato con fiducia in me stesso e verso gli altri. Non è stato un miracolo perché non voglio offendere chi crede in queste cose, ma un'impresa sì. È un ricordo che porterò sempre con me. È durato poco, solo sei mesi, ma è stato di grande intensità. La città è stata educatissima sempre con me, la gente è educata e affezionata, a Salerno c'è un pubblico meraviglioso che merita il successo. Quest'anno sta facendo bene, sono contento ma mi rammarico di non esserci. Ora penso a me stesso, faccio le mie cose e troverò altro".    Foto: Sabatini e Ferrero Samp Twitter