Sabatini senza freni: “Le nuove proprietà non vogliono i direttori sportivi”

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Torna a parlare  Walter Sabatini che ai microfoni del Foglio ha parlato a tutto tondo del futuro del ruolo di direttore sportivo: "Le nuove proprietà non vogliono i direttori sportivi. Preferiscono affidarsi allo staff e altri sistemi di valutazione dei calciatori perché pensando, ed è un grande errore, che il mestiere dei direttori sportivi si esaurisca nell'acquistare e vendere giocatori. Non è così. Il direttore sportivo non è un mercante, ma un mediatore esecutivo. È lì tutti i giorni, assiste agli allenamenti, intuisce i problemi di calciatore e allenatori e, ogni volta che è necessario, interviene. Purtroppo è un ruolo che le proprietà straniere non sono in grado di apprezzare e, conseguentemente, quella del direttore sportivo si avvia a essere, se già non lo è, una specie in via di estinzione. Stare fuori è durissimo. È come se mi avessero sottratto una quota della mia vita. Ma tornerò presto. Se non come direttore sportivo, mi inventerò un lavoro nuovo". Foto: sabatini twitter bologna