Sacchi: “Prendemmo Ancelotti perché credevo che il calcio si giocasse con la mente. Berlusconi disse che ci avrebbero riso dietro”
30.05.2022 | 14:37
Intervenuto a Radio 1 Rai nel corso di Radio Anch’Io Sport, Arrigo Sacchi ha svelato un curioso retroscena in merito al suo iconico periodo da allenatore del Milan: “Quando andai via dal Milan dissi ‘ora siete tutti professori’. Anche Maldini fa le cose bene in un altro ruolo. Carlo (Ancelotti ndr) lo prendemmo perché io credevo che il calcio si giocasse con la mente. Lui aveva il ginocchio con un 20% di handicap e anche il destro era messo male. Berlusconi disse ‘ma come faccio a prenderlo, ci facciamo ridere dietro’. Galliani lavorò di nascosto ma mi disse di convincere Berlusconi. Allora io lo chiamai all’una e mezza di notte. Gli dissi: ‘Se mi prende Ancelotti vinciamo il campionato’. Lui stette zitto un secondo, e poi ‘ok agli ordini’. Ancelotti è stato un giocatore grandissimo come ora è un grandissimo allenatore“.
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