SALAMON, VIVA LA DUTTILITA’

Si chiama Bartosz Salamon, nato a Poznań, l'1 maggio 1991. Proprio nella giornata dedicata ai lavoratori. Un segno del destino, perchè, con il sudore e la fatica, ora si affaccia ad una grande piazza: il Milan. Il calciatore polacco è certamente uno dei giovani più duttili in circolazione, infatti, è in grado di stanziare sulla linea mediana, sia da centrale unico, sia in coppia. Ed è perfettamente in grado di fare il difensore. Il Milan lo ha acquistato proprio per questo. Per tappare il buco lì dietro, dove i rossoneri fanno più fatica.
A destra o a sinistra, non fa differenza per lui che è abitituato a giocare con entrami i piedi.
Cresce nelle giovanili del Concord di Murowana Goślina, ma viene suito notato dalla squadra più blasonata della sua città: il Lech Poznań. In patria ha modo di esordire nella Nazionale U15 polacca, così viene notato dal Brescia che nel 2007 che punta su di lui ad occhi chiusi.
Dopo una breve esperienza nel settore giovanile, Salamon esordisce in Prima squadra con le 'Rondinelle' il 3 maggio 2008. Non ci poteva essere regalo migliore per lui e lo stesso centrocampista non delude la fiducia concessagli dall'allora tecnico Serse Cosmi. Da lì in poi, la sua carrierra va in crescendo: passa in prestito al Foggia di Zdeněk, in Lega Pro 1, dove si guadagna un posto da titolare inamovvibile. Segna anche 2 reti nell'arco della stagione e parallelamente continua la scalata con la sua Nazionale. Culminata con l'esordio in U21 contro i pari età dell'Albania.
Il ragazzo per ora ha stupito tutti gli osservatori e gli operatori che, in generale, gravitano attorno al sistema calcio. Il Milan gli ha dato fiducia, prelevandolo dal Bescia per 3.8 milioni di euro. Con Calori ha studiato le basi per riaddattarsi in difesa, con Allegri - questo è quello che i rossoneri si augurano - si imparerà come si diventa un campione.