SALCEDO D’ORO: DALL’ESORDIO DA PREDESTINATO ALLA PRIMA GIOIA IN A
05.11.2019 | 13:50
Il giovane predestinato è diventato grande. Eddie Salcedo sta brillando con la maglia dell’Hellas Verona, come certificato dal primo gol in Serie A messo a segno nella sfida diretta contro il Brescia. Il classe 2001 diventa così il terzo più giovane marcatore dei top campionati europei, dietro a un certo Ansu Fati del Barça ma senza Messi o Suarez accanto a fare assist. E come se non bastasse, c’è un altro dato che testimonia la consacrazione di Salcedo: è l’unico attaccante dell’Hellas a segnare in questo campionato. Andiamo a scoprire qualcosa in più su di lui.
Nato a Sestri Ponente da genitori colombiani, Eddie Anthony Salcedo Mora possiede il doppio passaporto ma ha scelto le giovanili dell’Italia. Prodotto del settore giovanile del Genoa, arrivato dal Merlino, piccolo club dilettantistico del suo paese, il classe 2001 è stato il più giovane esordiente di sempre nei primi cinque campionati europei: 15 anni, 10 mesi e 20 giorni. A lanciarlo fu Ivan Juric che lo scelse per il finale della gara contro il Sassuolo. Le sue prestazione con la Primavera del Grifone non passano inosservate: la più lesta di tutte è l’Inter che riesce ad acquistarlo nel 2018 in prestito con diritto di riscatto a 8 milioni di euro. Nella scorsa stagione, con le giovanili nerazzurre colleziona 33 presenze impreziosite da 13 gol e 3 assist. A fine luglio l‘Inter paga il riscatto, ma lo gira in prestito biennale al Genoa, fino al giugno 2021 e resta in regia per il prestito del primo anno girato proprio dai rossoblù all’Hellas allenato da Juric che lo conosce molto bene. Una doppia operazione che sta premiando: l’Inter osserva con attenzione l’esplosione del gioiellino Salcedo. Un avvio di stagione in sordina a Verona, qualche ingresso a partita in corso, in cui inizia a mostrare le sue qualità, poi una buona partita a Parma e per chiudere in bellezza ecco il gol contro il Brescia.
Eddie Salcedo è un esterno d’attacco che può agire anche da seconda punta. Destro naturale che però utilizza con efficacia anche il mancino. Imprendibile nell’uno contro uno, rapidissimo sui primi passi, veloce in progressione e a campo aperto, è il prototipo dell’ala moderna: esplosiva, dotata di grande tecnica, abile nel dribbling e sempre pronta a colpire negli ultimi 20 metri con giocate di alta scuola. Il 2002 ama partire dal versante mancino per poi accentrarsi e andare alla conclusione con il destro, risultato una costante minaccia per le difese avversarie. Le sue qualità sono da predestinato, come certificano i numeri della sua breve (finora) carriera. Salcedo è anche una delle colonne dell’Under 19 azzurra, ma ha già impressionato Roberto Mancini che lo segue da vicino. Così come l’Inter, che ne controlla il cartellino con la speranza di avere tra le mani il futuro craque del calcio italiano. Le premesse ci sono tutte.
Foto: Twitter ufficiale Hellas Verona