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Da Sanchez a Balo passando per Facundo Ferreyra e Lavezzi: i migliori attaccanti in scadenza di contratto

17.11.2017 | 23:55

Gennaio si avvicina e in questa sede analizzeremo i profili più interessanti, divisi per ruolo, nell’ambito dei calciatori in scadenza di contratto il prossimo giugno. Possibili occasioni low cost in vista della sessione invernale, ma soprattutto – in assenza di novità sul fronte rinnovo – stuzzicanti parametri zero per la prossima estate. Oggi completiamo il quadro con gli attaccanti.

ALEXIS SANCHEZ (Classe 1988, Arsenal)

Vederlo in scadenza integra la blasfemia calcistica, ma è stato l’Arsenal a decidere di andare incontro ad un vero e proprio bagno di lacrime e sangue, rifiutando in estate le munifiche avance di Paris Saint-Germain e Manchester City. Proprio il club di Mansour, qualche mese dopo, sembra essere la naturale destinazione de El Niño Maravilla, pallino di Pep Guardiola.
ZLATAN IBRAHIMOVIC (Classe 1981, Manchester United)

Parlare di futuro è prematuro, posto che deve ancora rientrare in campo (potrebbe farlo proprio domani) dopo l’infortunio – il primo grave della carriera – al ginocchio patito lo scorso 20 aprile.  La priorità, verosimilmente, spetterà ancora al Manchester United che lo ha aspettato dopo avergli fatto un nuovo contratto a dispetto della situazione oggettivamente complicata.

 

MARIO BALOTELLI (Classe 1990, Nizza)

L’esperienza al Nizza sta sicuramente facendo bene ad uno dei più controversi, quanto talentuosi e discontinui, attaccanti italiani della corrente epoca. Ben 26 reti in 42 partite con la maglia della compagine della Costa Azzurra per Balo, che sta dimostrando con i fatti di meritare un’altra chance, fosse anche l’ultima, in un club di maggior cabotaggio.

 

EZEQUIEL LAVEZZI (Classe 1985, Hebei Fortune)
Reduce da un campionato super, chiuso con un bottino di 20 reti e 19 assist, il Pocho sarà uno dei protagonisti del mercato di gennaio, dato che il suo contratto con il club cinese scadrà il 31 dicembre. Accostato con insistenza al Galatasaray, potrebbe ancora far comodo anche a squadre dal maggiore appeal.
FACUNDO FERREYRA (Classe 1991, Shakhtar Donetsk)
Se con Mircea Lucescu la scintilla mai era scoccata del tutto, lo stesso non può dirsi relativamente a Paulo Fonseca, che gli ha consegnato le chiavi dell’attacco. Rinnovo non semplice, Chucky è ancora giovane e chissà che, agevolato anche dal passaporto italiano, non possa raggiungere quella Serie A già sfiorata in passato.
ANDRÉ-PIERRE GIGNAC (Classe 1985, Tigres)
In Messico ha continuato a fare ciò che gli riesce meglio: segnare con una regolarità disarmante. Sostanzialmente un ’86, dato che 32 anni li compirà a dicembre, il suo attuale club sta provando a trattenerlo. Ma in Francia (e in Europa in generale) ci sarebbe la fila se decidesse di rientrare.

FERNANDO TORRES (Classe 1984, Atletico Madrid)
Scivolato definitivamente nelle gerarchie di Diego Simeone, l’atto II con la maglia che gli permise di diventare grande dovrebbe chiudersi in estate. Per El Niño, meteora Milan negli ultimi quattro mesi del 2014, risuonano sirene da quella Premier che ben conosce dai tempi di Liverpool e Chelsea, con riscontri ben diversi.

MARK UTH (Classe 1991, Hoffenheim)

Rimpatriato dopo aver fatto bene in Eredivisie, la scorsa stagione ha dato un buon contributo alla cavalcata conclusasi con lo storico 4° posto valso il playoff di Champions, poi perso contro il Liverpool. Quest’anno la sua doppietta ha iniziato a far scricchiolare la posizione di Ancelotti al Bayern, fino al noto epilogo. Non ha una media gol da bomber, ma il prodigioso Nagelsmann lo ha valorizzato anche in Germania.
Tra gli altri si segnalano l’ormai fragile Robin Van Persie (Classe 1983, Fenerbahce), Rodrigo Palacio (Classe 1983, Bologna), Dieumerci Mbokani (Classe 1985, Dinamo Kiev), Junior Moraes (Classe 1987, Dinamo Kiev), Alessandro Matri (Classe 1984, Sassuolo), Maxi Lopez (Classe 1984, Udinese) e Filip Djordjevic (Classe 1987, Lazio).

Foto: The Sun-The Star-golazoargentino.com