Sanchez: “Con Conte avevo 15 minuti per dimostrare il mio valore. Nemmeno i migliori al mondo lo fanno”

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Ai microfoni de La Voz de la Experiencia, podcast cileno, Alexis Sanchez ricorda così la sua prima esperienza nelle fila dell'Inter: "Avevo 15 minuti per dimostrare a Conte che potevo essere migliore degli altri. Quindici minuti nel calcio sono molto complicati. Arrivavo due ore prima per l'allenamento e iniziavo a correre per 15 minuti, così che quei 15 minuti diventassero 100, 1000. Perché non è facile riscaldarsi ed entrare, soprattutto se giochi contro la Juve, è difficile. Ero carico per quei 15 minuti. Mi sono detto "amo questo sport e poiché amo questo sport voglio dimostrarlo all'allenatore in 15 minuti". Nemmeno i migliori giocatori del mondo lo fanno". Ancora sul rapporto con Conte: "Col Parma perdevamo 1-0. Entrai. Gol e assist per Lautaro. Vincemmo 2-1. La partita successiva, partii titolare. Non avevo margine di errore. Sapevo che se avessi sbagliato un passaggio Conte mi avrebbe tolto. Feci due gol. Lui venne, mi strinse la mano e niente più. Arturo Vidal te lo può confermare. "Non c'è nessun giocatore come Alexis, lui è l'unico che fa la differenza", disse Conte. I miei compagni lo sapevano. Il tempo passava ed eravamo in testa, tutti felici. Ad un certo punto, noi due soli, mi disse: "So che devo farti giocare titolare ma se le cose si complicano... Lautaro e Lukaku sono diversi. Tu sei l'unico che può entrare e fare la differenza. Gli risposi: 'Sì, ma se partissi dall'inizio, andremmo subito in vantaggio e vinceremmo 2-0 senza problemi". Foto: Instagram Inter