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MUSCOLI, TEMPERAMENTO E TANTA VOGLIA DI RISCATTO: SANDRO, UNA DIGA PER DE ZERBI

03.01.2018 | 09:25

Arriveranno numerosi giocatori, giovani desiderosi di mettersi in mostra o calciatori più importanti in cerca di rilancio”: Roberto De Zerbi era stato chiaro e gli identikit dei primi tre acquisti invernali del Benevento corrispondono perfettamente alle due suddette categorie. Alla prima appartengono Guilherme, l’esterno offensivo brasiliano proveniente dal Legia Varsavia, e Billong, il difensore centrale francese in arrivo dal Maribor; alla seconda invece l’altro brasiliano, Sandro, operazione definita sulla base del prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza. Un profilo che fino a 5 anni fa, ai tempi della sua militanza al Tottenham, veniva accostato ai club europei di prima fascia, italiani compresi. Poi la rottura del crociato con interessamento del menisco: storia del gennaio 2013, proprio quando era all’apice della sua esperienza nel nord di Londra, finalmente titolarissimo con Villas-Boas in panchina. Da quel momento è iniziata quella che – allo stato attuale – può ben definirsi un’autentica parabola discendente, gli strascichi derivanti dal grave infortunio ne hanno minato sia la qualità del rendimento che la continuità. Non a caso Sandro non gioca una gara ufficiale dal 29 ottobre, non a caso il club di Vigorito gli ha fatto sostenere visite mediche molto accurate, in modo da fugare i dubbi sulla sua tenuta. Finora il nostro personaggio del giorno è stato in forza all’Antalyaspor di Eto’o, Nasri e Menez ma le recenti vicissitudini societarie, che hanno portato anche all’addio – dopo due mesi e mezzo – del tecnico Leonardo, lo hanno convinto a cambiare aria. E così il prestante centrale carioca, che dal 2009 al 2012 ha vestito anche per 17 volte la maglia della Seleção, andrà a rimpolpare l’organico della Strega, alla quale l’ultima giornata di campionato dell’anno solare appena conclusosi ha portato in dote, finalmente, i primi tre punti, arrivati davanti al pubblico amico contro il Chievo per effetto della rete siglata da Massimo Coda.

Sandro Ranieri Guimarães Cordeiro nasce il 15 marzo del 1989 a Riachinho, nello Stato di Minas Gerais, ma calcisticamente si forma nel settore giovanile dell’Internacional di Porto Alegre, con il quale esordisce in prima squadra nel 2008, all’età di 19 anni, per volontà di Tite, attuale commissario tecnico del Brasile. Dopo due titoli nel campionato statale Gaucho e, soprattutto, una Copa Sudamericana e una Copa Libertadores vinta da protagonista, nell’estate del 2010 il roccioso centrocampista, che l’anno prima aveva vinto il Sub-20 con la Nazionale di categoria, si trasferisce al Tottenham per 10 milioni di euro, salutando l’Internacional con un bottino di 65 presenze, 4 reti e 3 assist. Alla sua esperienza all’ombra del vecchio White Hart Lane abbiamo già accennato, 106 in totale le apparizioni messe a referto con la maglia degli Spurs, impreziosite da 3 gol e 4 passaggi vincenti ai compagni. A livello di Nazionale, da segnalare l’argento olimpico a Londra 2012. Nell’estate del 2014 passa al Queens Park Rangers a titolo definitivo, ma senza lasciare grandi tracce nell’arco di due anni e mezzo, compresa una parentesi semestrale in prestito al West Bromwich: 49 presenze in tutto nel periodo in questione, con 4 centri all’attivo. Nel gennaio del 2017 il trasferimento all’Antalyaspor: 12 presenze nella seconda parte della scorsa stagione, appena 3 quest’anno, il dato più significativo degli ultimi mesi in Turchia è stato rappresentato dall’espulsione contro il Goztepe del 14 ottobre scorso, la prima di tutta la carriera di Sandro. E questo è un particolare da non sottovalutare, considerato che per caratteristiche e tipologia di gioco il massiccio brasiliano (188 cm per 80 kg) è portato a battagliare nella zona nevralgica. Contrasti all’ordine del giorno per un centrocampista molto più di lotta che di governo, un mediano dai piedi abbastanza buoni che spicca in fase di contenimento, con una discreta propensione all’inserimento in area di rigore specie sui calci da fermo, alla ricerca di prime e seconde palle. Se raggiungerà un buon livello di condizione, Sandro, che arriva in Campania con tanta voglia di riscatto, potrà senz’altro dimostrarsi all’altezza della Serie A e giovare alla causa del Benevento, che nel girone di ritorno proverà ad alimentare – passo dopo passo – il grande sogno chiamato salvezza.

Foto: antalyam.com