MUSCOLI, TEMPERAMENTO E TANTA VOGLIA DI RISCATTO: SANDRO, UNA DIGA PER DE ZERBI
Arriveranno numerosi giocatori, giovani desiderosi di mettersi in mostra o calciatori più importanti in cerca di rilancio”:
Roberto De Zerbi era stato chiaro e gli identikit dei primi tre acquisti invernali del
Benevento corrispondono perfettamente alle due suddette categorie. Alla prima appartengono
Guilherme, l’esterno offensivo brasiliano proveniente dal
Legia Varsavia, e
Billong, il difensore centrale francese in arrivo dal
Maribor; alla seconda invece l’altro brasiliano,
Sandro, operazione definita sulla base del prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza. Un profilo che fino a 5 anni fa, ai tempi della sua militanza al
Tottenham, veniva accostato ai club europei di prima fascia, italiani compresi. Poi la rottura del crociato con interessamento del menisco: storia del gennaio 2013, proprio quando era all’apice della sua esperienza nel nord di Londra, finalmente titolarissimo con
Villas-Boas in panchina. Da quel momento è iniziata quella che - allo stato attuale - può ben definirsi un’autentica parabola discendente, gli strascichi derivanti dal grave infortunio ne hanno minato sia la qualità del rendimento che la continuità. Non a caso
Sandro non gioca una gara ufficiale dal 29 ottobre, non a caso il club di
Vigorito gli ha fatto sostenere visite mediche molto accurate, in modo da fugare i dubbi sulla sua tenuta. Finora il nostro personaggio del giorno è stato in forza all’
Antalyaspor di
Eto’o,
Nasri e
Menez ma le recenti vicissitudini societarie, che hanno portato anche all’addio - dopo due mesi e mezzo - del tecnico
Leonardo, lo hanno convinto a cambiare aria. E così il prestante centrale carioca, che dal 2009 al 2012 ha vestito anche per 17 volte la maglia della
Seleção, andrà a rimpolpare l'organico della
Strega, alla quale l'ultima giornata di campionato dell'anno solare appena conclusosi ha portato in dote, finalmente, i primi tre punti, arrivati davanti al pubblico amico contro il
Chievo per effetto della rete siglata da
Massimo Coda.
Sandro Ranieri Guimarães Cordeiro nasce il 15 marzo del 1989 a
Riachinho, nello Stato di Minas Gerais, ma calcisticamente si forma nel settore giovanile dell'
Internacional di
Porto Alegre, con il quale esordisce in prima squadra nel 2008, all’età di 19 anni, per volontà di
Tite, attuale commissario tecnico del
Brasile. Dopo due titoli nel campionato statale Gaucho e, soprattutto, una
Copa Sudamericana e una
Copa Libertadores vinta da protagonista, nell’estate del 2010 il roccioso centrocampista, che l’anno prima aveva vinto il
Sub-20 con la Nazionale di categoria, si trasferisce al
Tottenham per 10 milioni di euro, salutando l’Internacional con un bottino di 65 presenze, 4 reti e 3 assist. Alla sua esperienza all’ombra del vecchio White Hart Lane abbiamo già accennato, 106 in totale le apparizioni messe a referto con la maglia degli
Spurs, impreziosite da 3 gol e 4 passaggi vincenti ai compagni. A livello di Nazionale, da segnalare l’argento olimpico a Londra 2012. Nell’estate del 2014 passa al
Queens Park Rangers a titolo definitivo, ma senza lasciare grandi tracce nell’arco di due anni e mezzo, compresa una parentesi semestrale in prestito al
West Bromwich: 49 presenze in tutto nel periodo in questione, con 4 centri all’attivo. Nel gennaio del 2017 il trasferimento all’
Antalyaspor: 12 presenze nella seconda parte della scorsa stagione, appena 3 quest’anno, il dato più significativo degli ultimi mesi in Turchia è stato rappresentato dall’espulsione contro il
Goztepe del 14 ottobre scorso, la prima di tutta la carriera di
Sandro. E questo è un particolare da non sottovalutare, considerato che per caratteristiche e tipologia di gioco il massiccio brasiliano (188 cm per 80 kg) è portato a battagliare nella zona nevralgica. Contrasti all’ordine del giorno per un centrocampista molto più di lotta che di governo, un mediano dai piedi abbastanza buoni che spicca in fase di contenimento, con una discreta propensione all’inserimento in area di rigore specie sui calci da fermo, alla ricerca di prime e seconde palle. Se raggiungerà un buon livello di condizione,
Sandro, che arriva in Campania con tanta voglia di riscatto, potrà senz'altro dimostrarsi all'altezza della
Serie A e giovare alla causa del
Benevento, che nel girone di ritorno proverà ad alimentare - passo dopo passo - il grande sogno chiamato salvezza. Foto: antalyam.com