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Saponara: “La tragedia ci ha privato di un amico, ma ci ha insegnato a non avere paura”

22.05.2018 | 23:36

Riccardo Saponara, fantasista della Fiorentina, ha postato su Instagram un lungo e profondo messaggio relativo alla stagione appena conclusa. Ecco il contenuto integrale:

“È finita.
Vano è stato il tentativo di aggrapparci al treno europeo, non sono stati sufficienti 3 mesi di rincorsa per coronare un sogno nato quel 4 marzo che ha colpito ciascuno di noi.
Probabilmente il nostro ottavo posto finirà nel “dimenticatoio”, nessuna impresa è stata effettuata, nessuna coppa è stata portata a casa.
Nonostante ciò, credo di poter ammettere che sia stata la stagione più difficile ma più incredibile della mia breve carriera, mai ho vissuto emozioni simili, mai ho constatato una crescita personale tale.
La tragedia ci ha privato di un amico, un condottiero, un punto di riferimento, una guida.
Al tempo stesso ci ha insegnato a non avere paura: di soffrire, di piangere, di palesare insicurezze e paure, di condividere le nostre emozioni senza filtri, di credere che essere uomini non significa essere invincibili supereroi.
Tutto ciò ci ha cresciuto, ci ha fortificato, ci ha unito.
Andiamo a casa senza traguardi, ma con la fierezza e l’orgoglio di aver lottato, come una squadra vera, fino alla fine per un ideale, per un obiettivo comune, per qualcosa di superiore, mettendo in un angolo egoismi o glorificazioni personali.
Citando una frase letta ultimamente:
“Le storie che rimangono dentro non sono quelle dal lieto finale, ma quelle che fanno emozionare.”
Ancora una volta, hai saputo regalarci un grande insegnamento.
Grazie di tutto, Davide”.

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È finita. Vano è stato il tentativo di aggrapparci al treno europeo, non sono stati sufficienti 3 mesi di rincorsa per coronare un sogno nato quel 4 marzo che ha colpito ciascuno di noi. Probabilmente il nostro ottavo posto finirà nel "dimenticatoio", nessuna impresa è stata effettuata, nessuna coppa è stata portata a casa. Nonostante ciò, credo di poter ammettere che sia stata la stagione più difficile ma più incredibile della mia breve carriera, mai ho vissuto emozioni simili, mai ho constatato una crescita personale tale. La tragedia ci ha privato di un amico, un condottiero, un punto di riferimento, una guida. Al tempo stesso ci ha insegnato a non avere paura: di soffrire, di piangere, di palesare insicurezze e timori, di condividere le nostre emozioni senza filtri, di credere che essere uomini non significa essere invincibili supereroi. Tutto ciò ci ha cresciuto, ci ha fortificato, ci ha unito. Andiamo a casa senza traguardi, ma con la fierezza e l'orgoglio di aver lottato come una squadra vera, fino alla fine, per un ideale, per un obiettivo comune, per qualcosa di superiore, mettendo in un angolo egoismi o glorificazioni personali. Citando una frase letta ultimamente: "Le storie che rimangono dentro non sono quelle dal lieto finale, ma quelle che fanno emozionare." Ancora una volta, hai saputo regalarci un grande insegnamento. Grazie di tutto, Davide.

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Foto: Instagram Saponara