Sarri: “Cagliari? Dovremo essere umili e cattivi. Sulla formazione…”
05.05.2017 | 16:26
L’allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, ha parlato così in conferenza stampa alla viglia del match contro il Cagliari: “Loro potranno venire qui a fare una gara tosta, non bisognerà sbagliare nulla, dovremo essere umili e ci vorrà cattiveria mentale. Per noi è una partita importante. L’ampio successo nella gara d’andata? Potrebbe essere un problema. Il Cagliari ora è una squadra in salute, vorrà far vedere che quel risultato non è giusto. La corsa per il 2° posto? La Roma è avanti a noi di un punto, non pensiamo a loro ma ai nostri risultati. Noi ci abbiamo sempre creduto, alla fine tireremo le somme. Hamsik in dubbio? Il dottore mi ha detto che non ci sono grossi rischi, decideremo tra stasera e domani. Il compleanno di Mertens? Non me ne fregherà nulla fino a domani alle 21, deve fare prima lui un regalo a noi. Chi giocherà al posto dello squalificato Koulibaly? Non so ancora, Tonelli si sta allenando col gruppo ma è indietro, Chiriches e Maksimovic stanno bene e deciderò domani. Ghoulam o Strinic? Stanno giocando bene entrambi, per due settimane ho visto meglio Strinic ma Ghoulam è in crescita. Rog è cresciuto tantissimo ed è pronto per giocare. Avrà un futuro importante. Jorginho o Diawara? In teoria domani sarebbe più giusto affidarsi a Jorginho ma il Cagliari gioca col trequartista e serve filtro davanti alla difesa. Sono poco preoccupato per questo ballottaggio, stanno bene entrambi. Zielinski era abituato a fare campionati di 30 partite, quest’anno le ha superate. Negli ultimi dieci giorni ha dato segnali positivi ed ha giocato. Spero possa riposare quest’estate, per me è un potenziale fuoriclasse. La probabile finale di Champions Juve-Real Madrid? C’è una possibilità su un miliardo di affrontare nelle coppe le due finaliste di Champions, a noi è capitato. Ma è la dimostrazione che abbiamo fatto bene anche in quelle circostanze. Ora sono il top d’Europa e noi siamo stati in partita, abbiamo sfiorato la qualificazione in Coppa Italia, con quei famosi 30 secondi, e fatto bene con il Real Madrid. Stiamo crescendo. Per quella che è la dimensione del Napoli, questo ciclo è tra i più appaganti della storia. Stiamo facendo bene ma se guardiamo le grandi del mondo non siamo ancora a quel livello. Obiettivi del prossimo anno? Non li conosco, non ho ancora parlato con De Laurentiis, ma ci sarà un posto Champions in più. La vicenda Totti? Non gli ho mai sentito dire che si ritira. A questi grandi campioni va dato sempre il giusto tributo. Ma ritirare il numero 10 di una squadra è come togliere un sogno alle future generazioni. Farei un ritiro temporaneo, fino a che non arrivi un futuro Totti ad indossare quella maglia. La 10 del Napoli? Indossarla è un fardello importante, partirebbero paragoni poco fattibili. Ma in generale, mettendo da parte casi particolari, va lasciato ai bambini il sogno di indossare la maglia numero 10 della propria squadra del cuore”.