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Sarri era così prevedibile che inviterà qualche gatto nero al Roland Garros

05.02.2017 | 00:30

I gatti neri, spesso in azione a Napoli, si erano superati. Avevano detto che il gioco di Maurizio Sarri era prevedibile, troppo prevedibile, che sarebbe stato giusto cambiare. Dopo il Settebello a Bologna, aggiungeranno che Callejon non avrebbe dovuto commettere un fallo da rigore in quel modo. E magari lunedì dedicheranno 20 minuti soltanto per prendere tempo, ammesso che i gatti neri in questione decidano tutti di presenziare ai salotti televisivi napoletani. Non gli hanno dato mezza attenuante, alcuni molto prevenuti fino a due giorni fa. Eppure Sarri aveva perso prima Higuain per vicende di mercato, poi Milik per infortunio, poi… Oggi il Napoli ha il migliore attacco del campionato con 55 gol, produce trame di una bellezza sconvolgente, non sarà sempre cinico come la Juve, ma sulla qualità complessiva ci sono riconoscimenti che arrivano da tutta Europa. Ora giustamente diranno che il Bologna era in vacanza da un mese, ma dinanzi a simili esibizioni non contano la fede e i colori, bisogna semplicemente riconoscere. Cosa? Un lavoro certosino, di una purezza in nome della cultura del lavoro. E se qualcuno non ha altro da fare e preferisce dedicarsi ai linguaggi coloriti di Sarri fuori dal campo, perché di calcio ne capisce poco o nulla, faccia pure. Importante è che poi mantenga coerenza. Poi conta soltanto il pallone che rotola e una classifica che resta buonissima. Ancora: una squadra in corsa su tre fronti, fino a prova contraria, che interpreterà la doppia sfida con il Real sull’onda di un orgoglio infinito. Figlio di un’applicazione di oltre un anno e mezzo, inequivocabile. Eppure avevano detto che senza il pur sensazionale Higuain il Napoli avrebbe faticato a trovare la porta. I maestri che si coprono di ridicolo, talmente prevedibili loro che non si accorgono di un calcio memorabile. Ah, dimenticavamo: ci hanno telefonato dal Roland Garros e ci hanno detto che i gatti neri, in assenza di un drink per dimenticare, troveranno posto lì. Forse.

Foto: Twitter ufficiale Napoli