Maurizio Sarri ha rilasciato un’intervista esclusiva al canale YouTube di e si è soffermato su Juve-Napoli di domani. “Le squadre si stanno conoscendo soltanto in questo momento, sono state giocate tra partite in pieno mercato aperto. Per avere l’espressione finale di queste due squadre è troppo presto, domani ci daranno delle indicazioni. Il mercato della Juve? Il ciclo deve durare tre o quattro anni, io penso che sarà un ciclo interessante e molto probabilmente vincente, ma siamo agli albori del nuovo ciclo. In questo momento possono avere difficoltà tutti. In Italia è difficile parlare di un ciclo lungo, culturalmente siamo per il tutto e subito. Ma Ferguson ha vinto dopo cinque anni allo United e poi ha vinto tutto. Klopp ha cominciato a far bene al terzo anno al Liverpool e poi ha vinto tutto. Lo stesso Koop dice che chi giudica un allenatore dopo due anni non capisce di calcio. Magari i tempi possono essere più corti, nel caso della Juventus la squadra diventerà fortissima con Giuntoli e Motti abituati a fare calcio abgfa dissimi livelli. Kooomeiners può diventare il Gerguson che Thiago aveva a Bologna, centrocampista forte che può interpretare diversi ruoli, ma penso che l’utilizzo sia come Ferguson a Bologna. McTominay è tanta roba per il Napoli, ma anche Gilmour è tanta roba. Il Napoli aveva una squadra forte che ha sbagliato una stagione per tanti motivi, ma il Napoli è una squadra molto forte e sarà competitivo, ma dire vincerà o non vincerà con l’inter attuale è molto difficile. Lukaku con Conte non è mai sfiorito, con lui ha sempre fatto bene e credo che farà una buona stagione, sarà messo nelle condizioni di fare bene. Osimhen è una storia particolare, è al Galatasaray per una somma di circostanze casuali. I soldi spesi da De Laurentiis? A me è capitato al Chelsea che il club abbia speso una cifra vicina a quella, in un contesto in cui gli avversari spendono molto di più. Erano anno in cui il City spendeva tantissimo, ma anche il Liverpool e lo United, i 120-130 su un mercato di Premier in quegli anni non era una spesa top a quei livelli. Juve-Napoli di domani? Sono due squadre che hanno già trovato una grande solidità difensiva, ora bisogna vedere l’evoluzione della fase offensiva anche se la Juve viene da tre gol in Champions e il Napoli da quattro gol in campionato. Però sono due squadre che hanno molti margini nella fase offensiva. Se dovessi scegliere dove giocarla domani? A livello di valori in campo si equivalgono, ma se dovessi scegliere una panchina sceglierei il Napoli per amore. Che effetto mi ha fatto rivedere Jorginho con la maglia dell’Arsenal ieri? Lui da noi veniva da una stagione difficile, l’anno prima spesso avevano giocato 4-2-3-1 può fare anche fatica, ma è un giocatore di un’intelligenza tattica mostruosa e ha fatto la carriera che meritava. La stampa inglese sosteneva ai tempi del Chelsea che lui era troppo carente nell’interdizione e che in quel ruolo doveva giocare Kanté. Poi dopo una decina di partite vennero fuori le statistiche ufficiali e il giocatore che aveva recuperato più palloni era stato proprio Jorginho. Ha una qualità di palleggio individuale che scatena in tutta la squadra, grandissimo giocatore. Koulibaly, Jorginho e Higuain travi portanti di una mia squadra tipo? Stai parlando di tre giocatori forti, a prescindere dal fatto che sia affezionato, sarebbero adatti a tutti gli allenatori. Un nuovo Higuain? Lasciamo perdere i paragoni con i ventenni, facciamo slogando del male. Ognuno deve andare avanti con le proprie caratteristiche, Higuain è stato un fenomeno e poteva fare di più. Stiamo parlando di un top, uno dei più forti attaccanti degli ultimi 20-30 anni. Lasciamo crescere i giovani, potrà nascere un giocatore forte come Higuain ma con caratteristiche diverse. Un pronostico per domani? Non giocavo neanche la schedina negli Anni Settanta... Per amore andrei sulla panchina del Napoli perché lì ho fatto tre anni vissuti intensamente, alla Juventus ho fatto un anno e in quei dodici mesi ce ne sono stati sei senza pubblico e a porte chiuse. È chiaro che i ricordi propendano verso Napoli perché la storia che ho vissuto è diversa”.