Sarri e la Juve: tutti i retroscena. C’è il placet di Abramovic. Il contratto…
01.06.2019 | 00:15
Venerdì 31 maggio: una data destinata ad essere decisiva per il nuovo allenatore della Juve. Non che ci fossero dubbi, a partire dal 17 maggio scorso, su chi fosse il candidato numero uno, ma nelle ultime ore erano circolate voci (non fondate) su un tentativo per Pochettino. La missione di Fali Ramadani a Londra, scortato da Alessandro Pellegrini, è finita subito dopo le 15 quando ha raggiunto l’aeroporto: l’hanno visto a Madrid, ma può anche darsi che abbia fatto scalo, non abbiamo conferme. Ciò che più conta è che Ramadani ha avuto il via libera da Marina Granovskaia, la documentazione è pronta, con il placet di Roman Abramovic. Non sono previsti indennizzi, se dovessero esserci sarebbero comunque “mascherati”, poco pubblicizzati, nell’ambito di un perfetto gentlemen’s agreement tra i due club, ribadito lo scorso gennaio quando la Juve mandò Higuain in prestito al Chelsea senza pretendere obblighi di riscatto. Ramadani aveva già incontrato Marina almeno tre volte prima di Baku, muovendosi sottotraccia. Il Chelsea ha bloccato (come annunciato oltre 15 giorni fa) Frank Lampard, in uscita dal Derby County, idolo di Stamford Bridge. Piano B: Espirito Santo, comunque oggi a distanza rispetto a Lampard, senza escludere sorprese. I Blues hanno apprezzato il comportamento di Sarri, fatto di lavoro e risultati in mezzo a un mare di problemi. E sapevano già che costringerlo a rispettare il contratto fino al 2021 sarebbe stato un ulteriore problema con le difficoltà legate al mercato bloccato (e la scorsa estate, quando Sarri firmò, le trattative erano libere…). Ecco perché il dialogo è stato costruttivo, costante, sereno, contrariamente a quanto accadde con Conte la scorso anno dopo la conquista della FA Cup. La Juve ha atteso notizie, in modo particolare Fabio Paratici in relax a Capri, nel tardo pomeriggio si è acceso il semaforo verde. L’accordo tra il club bianconero e Sarri era già impostato: triennale (oppure biennale con opzione) da almeno 6 milioni a stagione più bonus. Oggi Sarri, se non cambieranno i programmi, dovrebbe rientrare in Italia con un aereo privato già prenotato. La Juve lo aspetta.
Foto: Twitter ufficiale Europa League