Sarri e l’Arabia, il passatempo degli specialisti fantasiosi
Il futuro di
Maurizio Sarri andrà scritto ben oltre il contratto che lo lega alla Lazio fino al 30 giugno 2025. Questo è un discorso logico ma prematuro, inutile, magari presto vi saranno altri argomenti validi - soprattutto veri - da analizzare. Maurizio Sarri e le sirene arabe, evidenziato da chi non si era accorto di
Lukaku alla
Roma, fino a tre giorni prima l’aveva mandato alla
Juve in uno scambio che avrebbe portato
Vlahovic al
Chelsea e abbiamo detto tutto. Tre giorni dopo Lukaku sarebbe diventato un attaccante della Roma. Il mercato fatto ad alzata di paletta, come se fosse un concorso di ballo, in base agli umori quotidiani. Sarri e l’Arabia oggi non ha una traccia, neanche mezza, nemmeno un indizio. Se domani ci fosse qualcosa, non escludiamo nulla, e Sarri accettasse la venderebbe come “una pensione dorata anticipata”, senza troppi giri di parole. Ma oggi nulla c’è e sbatterlo in copertina (?) come una tentazione in assenza di mezzo contatto nel giorno della partita è la conferma, qualora ve ne fosse bisogno, della povertà di argomenti validi e con un minimo fondamento. Alla prossima paletta alzata, non mancherà. Foto: Instagram Serie A