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Sarri e quell’ammissione: il Napoli e la Juve sono due storie (tattiche) diverse

20.09.2019 | 17:25

L’importante è essere chiari. E nella conferenza stampa alla vigilia di Juve-Verona, le parole di Maurizio Sarri sono state inequivocabili. “La Juve non potrà essere come il mio Napoli”, limpida ammissione di situazioni diverse dopo aver pesato gli organici. Sarri creò quel Napoli a sua immagine s somiglianza, rilanciando calciatori (Koulibay, Ghoulam, Jorginho) reduci da stagioni difficili, inventando nuovi ruoli (Mertens da attaccante esterno a punta centrale esempio inequivocabile) e modellando quel 4-3-3 che diede spettacolo. Alla Juve ha trovato tanti campioni, una struttura già moderata e impostata, crediamo che negli ultimi trenta metri possa cambiare più di qualcosa, sfruttando maggiormente il potenziale offensivo, ma il 4-3-3 di Napoli non è ripetibile. Già la scorsa stagione al Chelsea Sarri si era adattato, a maggior ragione per non snaturare il potenziale di Hazard. Di sicuro vedremo delle situazioni diverse rispetto alla Juve di Allegri, soprattutto quando con il lavoro verranno memorizzate alcune cose, ma quel Napoli non è replicabile.

Foto: Juventus Twitter