Sarri e quell’ammissione: il Napoli e la Juve sono due storie (tattiche) diverse
L’importante è essere chiari. E nella conferenza stampa alla vigilia di Juve-Verona, le parole di
Maurizio Sarri sono state inequivocabili.
"La Juve non potrà essere come il mio Napoli", limpida ammissione di situazioni diverse dopo aver pesato gli organici. Sarri creò quel
Napoli a sua immagine s somiglianza, rilanciando calciatori (
Koulibay,
Ghoulam,
Jorginho) reduci da stagioni difficili, inventando nuovi ruoli (
Mertens da attaccante esterno a punta centrale esempio inequivocabile) e modellando quel
4-3-3 che diede spettacolo. Alla
Juve ha trovato tanti campioni, una struttura già moderata e impostata, crediamo che negli ultimi trenta metri possa cambiare più di qualcosa, sfruttando maggiormente il potenziale offensivo, ma il 4-3-3 di Napoli non è ripetibile. Già la scorsa stagione al
Chelsea Sarri si era adattato, a maggior ragione per non snaturare il potenziale di
Hazard. Di sicuro vedremo delle situazioni diverse rispetto alla Juve di
Allegri, soprattutto quando con il lavoro verranno memorizzate alcune cose, ma quel Napoli non è replicabile. Foto: Juventus Twitter