Sarri: “Fiorentina avversario ostico, contento per Mertens. Pensiamo ai record, non alla Roma”
Il tecnico del
Napoli,
Maurizio Sarri, ha incontrato la stampa alla viglia del match casalingo con la
Fiorentina:
"Sarà una sfida complicata, lo dicono i numeri, il nostro possesso da 62-63% contro di loro si abbassa al 50-52%, ci tolgono tanti minuti di possesso ed a noi la cosa disturba perché non siamo abituati. Sono sempre state partite, dure, problematiche, col risultato in bilico. Hanno grandi qualità tecniche, Bernardeschi è tra i più forti tra i giovani italiani, Saponara e Ilicic sono ottimi tecnicamente, così come Kalinic, hanno organizzazione e qualità enormi. Non a caso sono stati a lungo primi l'anno scorso e quest'anno potevano fare di più, poi non so i motivi per cui non l'hanno fatto. La Fiorentina è un avversario ostico. Il secondo posto? Dipende dalla Roma ma ciò deve interessarci relativamente. Noi dobbiamo continuare sulla nostra strada, se non basterà vorrà dire che avremo gettato delle basi per il futuro. Mertens rinnoverà fino al 2020? Sono contento, ma in questo momento è una notizia di contorno. Penso solo alla partita con la Fiorentina, non pensiamo nemmeno a cosa farà la Roma, noi siamo a -3 dal record assoluto di punti e vogliamo ottenere quanti più primati possibili. Se ciò ci consentirà di recuperare una posizione bene, altrimenti ci dovremo accontentare di un obiettivo intermedio come il preliminare ma ci saremo comunque presi delle grosse soddisfazioni. Ghoulam parla di scudetto l'anno prossimo, quindi i giocatori credono nel mio progetto? Il gruppo è sano, con dei valori, crede in quello che gli presento. Io sono sempre lo stesso, quello che allenava in C, con gli stessi difetti, mi incazzo, a volte uso un linguaggio che non dovrei usare, ma il merito è dei giocatori. V assicuro che gestire i grandi giocatori non è difficile quanto lo è gestire le 'prime donne' della C. Come sta Allan? È alle prese con un problema muscolare, valuteremo domattina se rischiarlo oppure no. Per noi in certe partite è una soluzione determinante come nel primo tempo di Torino, ma abbiamo anche alternative per farne a meno. In tanti dicono che il Napoli gioca il più bel calcio d'Europa? E' piacevole, ma l'obiettivo è vincere le partite, perciò bisogna unire le capacità di palleggio ai risultati. Ultimamente stiamo trovando continuità, qualcuno dice che per vincere a volte serve giocar male ma per me non è vero. Anche Ancelotti ha detto che 'chi ha il fatturato più alto vince, non si scappa'? Chi ha più soldi può comprare l'auto più lussuosa, è così anche con i giocatori. E' normale ma fortunatamente non matematico, ma le eccezioni tipo il Leicester si ricordano proprio perché sono rare. Come viene visto il Napoli dalla stampa? Non trovo grande equilibrio nei giudizi di tv e giornali. Bisogna avere dei sogni perché si lavora meglio e con più determinazione, ma i sogni rimangono miei e dei ragazzi. Ci sarà chi criticherà l’eventuale terzo posto, ma saranno gli stessi che ci avevano collocato in quinta posizione ad inizio campionato".