Sarri: “Futuro alla Ferguson? Le parole del presidente fanno piacere, ma nel senso…”
13.05.2017 | 15:02
Il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, ha parlato così in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Torino: “Giornata decisiva per il secondo posto? Decisiva è soltanto la matematica, è una domenica comunque importantissima, per noi è una gara difficile dato che il Torino in casa ha fatto risultati straordinari, è una squadra pericolosa perché può spaccare la partita con le ripartenze, possono prenderle ma anche farle spesso. Il rischio di allungarsi è forte. A noi serve il risultato, quindi potrebbe essere una scelta intermedia quella di rinforzare il centrocampo senza snaturare il palleggio. Domani ci sarà una temperatura alta, quindi avere doti di palleggio può essere importante. Alle 15 farà caldo? Se alla Lega non dicono che questa non è la Bundesliga non ci possiamo far niente, qui le temperature salgono, in mezzo al campo si percepiscono 37-38 gradi. Ma io devo giocare all’ora che mi dicono. Per offrire uno spettacolo all’altezza bisognerebbe giocare tutti di sera. Per noi sarà una gara complicata, come quella della Roma. Dispiace, era più giusto giocare in contemporanea, almeno le squadre che giocano per gli stessi obiettivi le metterei in contemporanea. Il nostro risultato potrà influenzare la partita dopo, a noi non cambia niente. De Laurentiis ha ipotizzato per me un futuro alla Ferguson? Ma nel senso che faccio mercato o solo per la durata? In che senso? Il Napoli per me è una soddisfazione enorme, dopo Empoli tutti parlavano bene di me ma solo De Laurentiis ha avuto le palle di prendermi, gli devo molto e le sue parole fanno piacere, poi se devo pensare da qui a 5 anni mi viene difficile. Nel calcio non mi sono arricchito, con il prossimo contratto mi vorrei arricchire! Lo devo alla mia famiglia. Da allenatore fino a 4-5 anni fa ero in C, sono stato in due fallimenti non prendendo neanche lo stipendio. Non mi lamento, sarebbe un insulto contro chi prende il treno alle 6. Se firmerei un contratto per vincere lo scudetto e poi andare in Premier? Ci sono troppi se. Io parlai di estero. Chiaro, sarebbe bello andarci dopo aver vinto qualcosa in Italia. Io però penso soltanto al Torino, per noi è fondamentale per la stagione, per impostare la prossima. Voliamo bassi e pensiamo alla partita. Se domani tiferò per Higuain? Per lui potrei anche farcela (ride, ndr), è un fenomeno, con noi s’è sempre comportato bene e l’affetto per lui c’è. Poi uno si incazza per come ci ha lasciato, ma essendo un fuoriclasse non c’è nulla di più normale che possa segnare anche domani. Mertens sta per firmare? Non lo so, mi fa piacere, lo ritengo fondamentale. La squadra è in crescita, è difficile da rinforzare sul mercato per i motivi che abbiamo sempre detto. Per rinforzarla bisogna prendere giocatori straordinari dal costo straordinario, sperando che i giovani diventino a loro volta straordinari”.